Ci sono cose che per la stragrande maggioranza degli italiani sono priorità assoluta. Parliamo della pensione e del lavoro, due cose che spesso sembrano distinte, ma che vanno di pari passo. Il Ministro Poletti al Festival dell’Economia di Trento ha ribadito come anche per lui e quindi per il Governo, lavoro e flessibilità pensionistica siano priorità assolute, confermando che nella prossima Legge di Stabilità, le novità saranno molteplici e tutte nell’ottica di aiutare giovani, lavoratori, pensionati di oggi e futuri. Ecco le parole del Ministro e le novità che si stanno preparando per il varo della manovra di autunno.

Flessibilità in uscita nella prossima Legge di Stabilità

Il Ministro del Lavoro ha pubblicamente confermato come questa volta nulla impedirà al Governo di inserire la flessibilità in uscita nella manovra finanziaria da approvare per il prossimo anno. Tra le cose in agenda proprio la flessibilità in uscita tanto è vero che dopo il lancio dell’APE che è la proposta del Governo sulla pensione anticipata, già c’è stato un incontro con i sindacati a fine maggio ed è in programma il 14 giugno un altro presso il Ministero del Welfare. Secondo Poletti quindi, il Governo non solo ha ormai messo in programma di correggere il sistema previdenziale, ma è aperto ad ascoltare pareri e proposte da più parti.

L’APE come si sa prevede l’erogazione della pensione a partire dai 63 anni con penalizzazioni crescenti in base agli anni di anticipo rispetto agli attuali 66 e 7 mesi ed al reddito del pensionato e del suo nucleo familiare. Naturalmente il tavolo di discussione non sarà facile perché i punti di partenza della riforma previdenziale tra rappresentanti di lavoratori e pensionati e Governo non coincidono esattamente.

I sindacati a spingere su quota 100 e precoci ed il Governo fermo sulla pensione erogata da banche in prestito sono punti agli antipodi tra loro. Il fatto che Poletti abbia confermato l’intento e l’impegno del Governo ad aprire un confronto vero lascia però un certo ottimismo sulla riuscita di questa importante riforma.

Poletti parla di lavoro e social act

Per il Ministro non ci si può fermare solo al tema previdenziale, ma in Legge di Stabilità si interverrà anche sulle politiche del lavoro e su quelle dei più deboli. Infatti per Poletti anche quello che lui definisce “social act” è una priorità. Tutti gli italiani devono sentirsi protetti dal Governo, non devono sentirsi soli ed isolati. Ecco perché interventi sul lavoro saranno accoppiati ad interventi per chi il lavoro non riesce a trovarlo. La priorità sarà correggere la tassazione del lavoro, rendendo meno oneroso per le aziende quello a tempo indeterminato rispetto a tutte le altre forme di contratti a termine e da precari.

Bisogna rendere più economico per le Imprese assumere con contratti stabili ed aumentare il costo del lavoro per i contratti precari in modo tale da dissuadere le aziende a rendere precari i lavoratori.

Anche i provvedimenti di questi ultimi tempi, come la tracciabilità dei voucher, segue questo indirizzo perché andava fermato l’utilizzo troppo accentuato dei buoni lavoro. In definitiva, tanta carne bolle in pentola e per il prossimo autunno la Stabilità sarà importante molto più degli ultimi anni, almeno così si spera.