Un intervento sui cosiddetti lavoratori precoci sarebbe necessario per collocare a riposo migliaia di lavoratori con lunghe carriere contributive alle spalle. La revisione degli scatti dovuto all'adeguamento alla speranza di vita potrebbe essere un passo decisamente fondamentale di fronte ad un problema così grande e complesso. Il Governo Renzi, infatti, potrebbe dare il via alla revisione dei coefficienti dell'aspettativa di vita introdotti dall'ex ministro del Lavoro Elsa Fornero. Un paletto che ha reso difficile l'accesso alla pensione di migliaia di lavoratori che hanno iniziato a versare i contributi in giovane età.
I sindacati chiedono la revisione dell'aspettativa di vita
Tale aspetto è apparso anche tra le proposte dei sindacati Cgil, Cisl e Uil che continuano tuttora ad incalzare l'esecutivo per una revisione della Legge Fornero superando in primo luogo il paletto restrittivo riguardante l'aspettativa di vita che penalizza ulteriormente i lavoratori visto che, a causa dell'adeguamento dell'età alla speranza di vita aumenta ulteriormente l'età pensionabile. Negli ultimi anni, infatti, la speranza di vita si è abbassata ulteriormente sia per gli uomini sia per le donne; cosa che ha cambiato le regole di accesso alla pensione, soprattutto per i lavori usuranti, ovvero per i lavoratori che svolgono mansioni prevalentemente faticose.
Battaglia accesa per la Quota 100
Intanto, le tre sigle confederali continuano la loro battaglia per l'approvazione della Quota 100 con un abbinamento della Quota 41 a favore dei lavoratori precoci. Una misura che potrebbe garantire l'accesso alla pensione a migliaia di lavoratori penalizzati dalla Legge Fornero del 2011. Con la Quota 100, infatti verrebbe data la possibilità ai lavoratori di lasciare il lavoro nel momento ritenuto da loro più opportuno; una possibilità che viene data anche ai lavoratori precoci visto che, nonostante abbiano iniziato a versare i contributi in giovane età non sono riusciti tuttora ad usufruire del trattamento previdenziale. Nonostante lo stato di emergenza cretatosi, il Governo resta cauto, perché stando a quanto affermato dal sottosegretario Massimo Cassano molti aspetti dovranno essere ancora valutati.