Si torna a parlare di rinnovo contrattuale del pubblico impiego e la pietra nello stagno viene scagliata, questa volta, dal ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia che, nel corso del forum nazionale della Cgil sulla riforma PA, in corso di svolgimento a Roma quest'oggi, giovedì 23 giugno, ha annunciato la convocazione dei sindacati per l'inizio del mese di luglio.
L'esponente del governo ha specificato che saranno due i punti, strettamente congiunti, dai quali far partire la discussione: il primo riguarda la contrattazione tra parte datoriale e sindacato mentre il secondo tratterà il rinnovo del testo unico del pubblico impiego.
L'annuncio è frutto della convinzione, da parte del governo, che la recessione sia ormai alle nostre spalle e che, quindi, si possa tornare alla normale dialettica contrattuale.
Ultime news scuola, giovedì 23 giugno 2016: ministro Madia convoca i sindacati per rinnovo contrattuale
Naturalmente, i sindacati hanno accolto l'annuncio del ministro Madia con la debita prudenza, anche perchè sono passati ben sette anni dal 'congelamento' degli stipendi del pubblico impiego, con gravissime ripercussioni sul piano economico. I più maligni assoceranno questo annuncio del governo con la recente dèbacle elettorale patita dal Partito Democratico, come una mossa riparatrice che possa far recuperare il terreno perduto dal governo Renzi.
Meglio andarci, dunque, con i piedi di piombo perchè ancora ci si deve sedere al tavolo della trattativa ed ascoltare le proposte dell'amministrazione centrale.
Susanna Camusso, Cgil: 'Presto per stappare la bottiglia'
Il leader della Cgil, Susanna Camusso, ha parlato di 'bottiglia da stappare' solamente quando potrà essere avviato un dialogo serio e costruttivo con le istituzioni: è necessario che il rinnovo del contratto preveda 'aumenti sui minimi tabellari per tutti.
Se un provvedimento come la legge Brunetta è sbagliato - ha sottolineato il leader Cgil - va tolto perchè provare a metterci dei cerotti fa solo danni.' La contestazione di Susanna Camusso è sorta dalle parole del ministro Madia che, proprio in merito alla legge Brunetta, aveva parlato di legge 'troppo rigida': secondo la responsabile della Pubblica Amministrazione occorre trovare delle regole che non siano rigide e che vadano, comunque, a premiare i dipendenti pubblici in modo differenziato.