È ufficiale: la riforma Pensioni, a tutt'oggi ancora al centro del tavolo Governo-sindacati, andrà a integrare la prossima legge di Stabilità. In quale forma, ancora non sappiamo. Non sappiamo se vi rientreranno le manovre cosiddette "solidali" a favore delle più note categorie di lavoratori (precoci, esodati e usurati); non possiamo prevedere se la famigerata Quota 41 troverà spazio tra le righe del lungo provvedimento di anticipo pensionistico.

Resta di fatto che quello su descritto si prospetta come un vero e proprio rovesciamento delle posizioni in materia di flessibilità in uscita, destinato a rivoluzionare in toto (o quasi) il contesto previdenziale italiano.Diseguito le novità in anteprima.

Riforma Pensioni: l'APe

Protagonista indiscusso del tavolo di confronto delle scorse settimane tra Esecutivo e rappresentanze dei lavoratori è stato senza dubbio il prestito o Anticipo Pensionistico (APe).La sua imminente introduzione permetterà a coloro che ne faranno richiesta di accedere anticipatamente alla pensione. Non senza un prezzo, però: la sottoscrizione costerà ai percipienti fino al 4% in meno per ogni anno di anticipo.

Entrando in vigore l'anno prossimo, l'APE sarà destinata verosimilmente ai lavoratori classe 1951/52/53 sia privati che statali.Parlando di pro e contro, ci vediamo costretti a notificare una netta maggioranza degli svantaggi sui vantaggi.Accettare le clausole di quello che osiamo definire come un contratto molto simile a un mutuo vorrebbe dire tollerare un'alta penalizzazione sulla pensione, senza contare i venti, lunghi anni previsti per la restituzione.

Precoci e Quota 41

Quella che andiamo a descrivere è una misura studiata precisamente per quei lavoratori che hanno iniziato la propria carriera all'età di 16 anni.Di fatto, un secondo modo per andare in pensione in anticipo sarebbe quello di auspicare nell'approvazione della Quota 41, disposizione avanzata da Cesare Damiano a favore della specifica categoria dei lavoratori precoci.In tal caso, vantando "solo" quarantun'anni di contributi, sarebbe possibile richiedere una sorta di prepensionamento del tutto privo di penalizzazioni.Si tratterebbe a oggi dell'opzione più conveniente, se il Governo, così come sperato, la includesse effettivamente nella Riforma.Per ulteriori aggiornamenti, clicca sul tasto "Segui" accanto alla firma.Se la news ti è piaciuta, condividila sui social!