Arriva la confera del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini in merito ad un nuovo incontro tra il Governo ed i sindacati per la definizione della riforma previdenziale. Lo afferma l'esponente dell'esecutivo mentre presenzia un Convegno organizzato dal sindacato Uil, spiegando che "il vero punto di caduta sarà da qui a settembre". Stante la situazione, al più presto i tavoli di stampo tecnico saranno seguiti da un confronto politico con le parti sociali.
La scadenza è quindi fissata tra la fine del mese di luglio e l'inizio del prossimo agosto, ovviamente prima che prenda piede la tradizionale pausa estiva.
Riforma pensioni, i commenti sul confronto in corso tra Governo e sindacati
In merito al confronto in corso Nannicini ha commentato in modo positivo l'attuale dialogo con i sindacati: "sta procedendo bene" ha rimarcato all'Ansa, evidenziando che si è entrati nei contenuti in modo costruttivo e parlando di "uno scambio proficuo". Per l'esponente dell'esecutivo è positivo anche il lavoro in preparazione, visto che "stiamo approfondendo, da qui alla Stabilità, degli interventi che risolveranno alcuni problemi sociali particolarmente urgenti".
Nonostante ciò Nannicini preferisce non entrare nel merito dei dettagli riguardanti i provvedimenti che verranno proposti, visto che sono necessari ancora degli approfondimenti prima che possano essere tradotti all'interno della legge di stabilità. "Di sicuro ci sarà un pacchetto di misure in campo previdenziale" ha concluso, confermando l'intenzione del Governo di andare a modificare le attuali regole di uscita dal lavoro.
Pensioni flessibili: anche il Parlamento chiede di stringere i tempi
La nuova presa di posizione del Governo appare importante perché arriva dopo le richieste reiterate dal Parlamento ed in particolare dal Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano. L'esponente Dem ha sottolineato di recente la necessità di arrivare ad una definizione dei provvedimenti di flessibilità entro la fine del mese di luglio, così da assicurare che il tema previdenziale possa essere discusso all'interno della legge di stabilità a settembre, in modo da evitare sovrapposizioni con il dibattito relativo al prossimo referendum costituzionale di ottobre.
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