"È giusto porsi il problema dei contenuti e dei tempi di conclusione" del confronto tra Governo e sindacati in merito alla flessibilità previdenziale: lo afferma il Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano, spiegando che il raggiungimento di un accordo dovrebbe essere concretizzato entro la fine del mese corrente. La scadenza sarebbe così in linea con l'intento di inserire la riforma previdenziale all'interno della nuova legge di stabilità 2017, che sarà discussa a partire dal mese di settembre. Scivolare oltre rischierebbe di creare confusione, perché la discussione della riforma previdenziale potrebbesovrapporsi a quella sulla costituzione, stante che ad ottobre ci sarà il Referendum sul quale sono chiamati ad esprimersi gli italiani.

Per l'On. Damiano, si tratta di "un errore da non commettere". Ma le riflessioni del Parlamentare hanno riguardato anche i contenuti della riforma previdenziale, vediamo insieme di cosa si tratta.

Riforma pensioni, necessario correggere la legge Fornero

Non manca una nuova presa di posizione in merito alla necessità di intervenire sulle tante situazioni di disagio createsi con la riforma previdenziale del 2011. "Per quanto riguarda i contenuti, dobbiamo correggere la legge Fornero dando più flessibilità al sistema previdenziale e concludendo definitivamente, con l'8va salvaguardia, il tema degli esodati". Mentre sul nododel lavoro l'esponente democratico ricorda la necessità di "rendere strutturali gli incentivi al contratto a tutele crescenti e ridimensionare significativamente l'uso dei voucher", andando così a correggere due situazioni per le quali è stato più volte richiesto un intervento strutturale.

Le altre tematiche in discussione sulle pensioni

Ma sulla questione previdenziale le tematiche in discussione tra Governo e sindacati restano ancora molte. Oltre all'ottava salvaguardia per i lavoratori esodati, l'On. Damiano ha ricordato recentemente (durante la Summer School di Lavoro & Welfare) la necessità di intervenire anche sul cumulo gratuito dei contributi, sui disoccupati in età avanzata, sui lavoratori precoci, sugli invalidi e su chi ha svolto lavori usuranti.

Per questi soggetti è necessario trovare una formula di tutela che possa effettivamente garantire il pensionamento senza ulteriori penalizzazioni. Sullo sfondo restano anche le altre questioni in favore di chi è già entrato in quiescenza, ma vive situazioni di difficoltà, ricordando così le discussioni sull'estensione della no tax area e sull'incremento della quattordicesima per gli incapienti.

Resta infine l'invito del Parlamentare a sciogliere tutti questi nodi il prima possibile, in modo da non sovrapporre la discussione della flessibilità previdenziale con quella relativa al prossimo referendum costituzionale.

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