"Uno stock di risorse sulla previdenza è stabilito che lo metteremo, bisogna che lavoriamo perchè questo stock possa concentirci di intervenire su quello che vogliamo", lo ha confermato il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti. Parole rassicuranti che lasciano sperare migliaia di lavoratori rimasti penalizzati dalle vecchie norme previdenziali.

Stando alle recenti dichiarazioni del ministro Poletti, infatti, entro settembre potrebbero essere raggiunti degli accordi sulla famigerata flessibilità in uscita anche se prima occorrerebbe quantificare le spese per un intervento e reperire le risorse necessarie.

Nuovi confronti sulla flessibilità a settembre

Tra la metà di luglio e agosto, si riapriranno nuovi confronti sulle problematiche da risolvere per ciò che concerne le modifiche da apportare alle norme contenute nella Riforma Fornero del 2011 mentre l'esecutivo avrebbe già deciso di riaprire il tema sui lavoratori precoci e lo stop alle ricongiunzioni onerose. In questa settimana, infatti, entrerà nel vivo la discussione inerente l'anticipo pensionistico, la misura ipotizzata dal Governo su cui ancora ci sarebbero alcuni punti da chiarire.

Il cosiddetto Ape, infatti, riguarderebbe i lavoratori nati tra il 1951 e il 1953 i quali potrebbero optare per il pensionamento, anticipando l'età di un massimo di tre anni rispetto ai requisiti previsti per la pensione di vecchiaia.

Una sorta di prestito da restituire in 20 anni con dei prelievi nel momento in cui viene percepita la pensione piena. Resta da sciogliere il nodo delle risorse da reperire per far fronte alle misure che il Governo vorrebbe inserire per la flessibilità in uscita.

Damiano: ' il fattore risorse sarà decisivo'

E di certo non poteva mancare l'intervento del Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano: "Il fattore risorse sarà decisivo per mettere in atto alcune correzioni che vadano dalla nella direzione di una maggiore giustizia sociale", ha spiegato. L'idea, infatti, sarebbe l'inserimento dello stop alle ricongiunzioni onerose, la flessibilità a costo zero, lavoratori precoci e usuranti nella misura nel confronto previsto per settembre.