Le ultime novità all'11 luglio sulle Pensioni precoci le otteniamo direttamente da Roberto Occhiodoro, amministratore del gruppo 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti'. Il lavoratore ormai noto ai politici e volto noto nei programmi televisivi che parlano di pensioni, è stato già protagonista della Conferenza stampa tenutasi lo scorso 6 luglio a Palazzo Chigi.
Il lavoratore invitato al tavolo con Damiano e l'onorevole Maria Luisa Gnecchi ha espresso con chiarezza la necessità per i precoci di vedere approvato il DdL 857 comprensivo della quota 41 senza decurtazione. Occhiodoro oggi pomeriggio intorno alle 15 insieme ad una piccola delegazione di colleghi sarà ricevuto dal sottosegretario economico alla Presidenza del Consiglio, il Prof. Tommaso Nannicini, vediamo cosa si attendono i lavoratori precoci, grazie a questa intervista esclusiva che l'amministratore del gruppo ci ha rilasciato.
Pensioni precoci, alle 15 incontro con Nannicini: cosa si aspettano i lavoratori?
-Cosa vi aspettate dall'incontro di domani con Tommaso Nannicini, quali saranno le vostre richieste ?
Dal professor Nannicini ci aspettiamo delle risposte chiare e precise sulla tematica dei " quarantunisti ", così ormai veniamo chiamati.
Le nostre richieste sono quelle che ormai andiamo dicendo e scrivendo in tutte le occasioni, siano incontri con i politici che con i sindacati sia nelle apparizioni televisive o con la carta stampata, e cioè: 41 per tutti senza penalità e senza limiti di età'. Desideriamo poi una giusta flessibilità in uscita che consenta insieme alla misura sui 41 un ripristino di un sano turnover nelle aziende; una cancellazione o quanto meno una revisione sostanziale delle regole sulla aspettativa di vita che alza sempre più l'asticella per la fuoriuscita dal mondo del lavoro; un fermo e deciso no alle ricongiunzioni onerose; delle soluzioni adeguate per coloro che 55/60enni perdono il lavoro e sono troppo giovani per la pensione e troppo vecchi per un nuovo lavoro; una rivisitazione del metodo contributivo che condannerà le giovani generazioni a pensioni da fame.
-Avreste mai immaginato mesi fa quando si era quasi dimenticato il termine precoci, di far tornare alla ribalta una tematica tanto sentita da migliaia di lavoratori?
Quando abbiamo iniziato la nostra battaglia tutti noi eravamo convinti di essere nel giusto. Certo è che se oggi siamo arrivati a questo punto è stato grazie al supporto di migliaia di lavoratori che si sono riconosciuti in quelle richieste dette sopra e alla tenacia e testardaggine che il nostro gruppo ha dimostrato di avere, nonostante, non neghiamo, ci siano stati anche momenti difficili. Comunque tutti noi ambivamo ad un risultato del genere, ma non avremmo di certo scommesso su una cosa così grande, ossia il confrontarci direttamente con i politici, come, invece, sta accadendo.
-Quale il bilancio di quest'anno di lavoro e incontri per il vostro gruppo facebook, quali le prossime mosse?
Il bilancio è ancora presto per farlo.
Certo in un anno siamo cresciuti moltissimo come partecipazione e come numero di iscritti, ma esso sarà positivo se centreremo gli obiettivi ed al momento questo ancora non lo sappiamo, anche se vi è da dire che il termine precoci è tornato di prepotenza alla ribalta politico-sindacale, e per noi è certamente già un primo successo.
Ringraziamo Roberto Occhiodoro per l'intervista esclusiva e auguriamo a lui e a tutta la delegazione dei precoci che parteciperà all'incontro nel pomeriggio un grande in bocca al lupo, dal canto nostro vi terremo certamente informati sull'esito dello stesso, per avere le ultime novità continuate a seguirci.