Giornata storica oggi per i lavoratori precoci:alcuni amministratori del gruppo 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti' sono stati ricevuti a Palazzo Chigi per parlare direttamente conalcuni esponenti del Governo e pressare nuovamente sull'importanza della Quota 41. Oggi 6 luglio nel corso della Conferenza Stampa conclusasi pochi minuti fa, Cesare Damiano ha ribadito l'importanza della concessione della flessibilità in uscita. Nella sala Stampa della Camera si è tenuta dalla ore 10 la conferenza organizzata da Lavoro Welfare e Progressi a dimostrazione del raggiungimento della raccolta firme, ben 50 mila,a sostegno della proposta di Legge 857 a favore della flessibilità in uscita e della quota 41 per i precoci.

Abbiamo seguito per voi la diretta streaming, eccovi le parole dell'onorevole Cesare Damiano.

Ultime notizie pensioni: si pensi ad un meccanismo pro quota

Cesare Damiano è tornato a parlare della flessibilità in uscita e delle ricongiunzioni onerose, dicendo chefar parlare tra loro casse previdenziali diversecosta eccessivamente: bisogna, dunque, pensaread un meccanismo pro quota che elimini il problema alla radice. Se un soggetto ha lavorato 20 anni per un ente e 20 per un altro, ha aggiunto,non ha senso che ripaghi di tasca propria i contributi per poter accedere alla pensione. I contributi sono già stati versati 'profumatamente' dal lavoratore, si pensi piuttosto a liquidare separatamente le due Pensioni.

In questo modo non esisterebbe il problema dellericongiunzioni onerose.

Pensioni precoci: giornata storica per i lavoratori, in pensione senza pegno

Cesare Damiano è poi tornato a parlare delle pensioni anticipate, dicendo di condividere il pensiero di Poletti sul fatto di dover discernere le situazioni di disagio da quelle di normalità.

L'affermazione sensata va approfondita, ha precisato Damiano. "Anche noi siamo per tutelare in primis le persone che sono maggiormente deboli, tra queste: coloro che sono disoccupati da lungo periodo ed hanno già utilizzato tutti gli ammortizzatori possibili, per questi individui l'accesso alla pensione anticipata deve necessariamente essere senza alcuna decurtazione".

Stesso discorso per i lavoratori precoci, che pur ancora attivi, hanno già lavorato per 41 anni e meritano di poter accedere alla quiescenza anticipatamentesenza dover pagare alcun pegno. Si tratta di persone che, ricorda Damiano, hanno iniziato a lavorare in età giovanissima e meritano di potersi godere la loro pensione non decurtata. Altra categoria da tutelare è quella di chi svolgeo ha svolto mestieri usuranti e degliinvalidi. Queste categorie devono essere maggiormente tutelate e la flessibilità deve essere possibile a partire dai 62 anni e 7 mesi.

Pensioni precoci e flessibilità: pressione necessaria per arrivare a soluzioni rapide

Damiano conclude il suo intervento dicendo che la partita tra Governo e parti sociali va chiusa quanto prima, nel bene o nel male prima del referendum.

Si proseguirà con questa pressione, assicura Damiano,che ora giunge anche dal popolo. La raccolta delle 50 mila firme è indicativa del fatto che non si intende 'mollare l'osso', ma raggiungere gli obiettivi prefissati. Si tratta ormai di una questione di giustizia sociale attesa da troppo tempo. I lavoratori precoci per voce di Roberto Occhiodoro, sono intervenuti nel corso della Conferenza Stampa avvalorando il pensiero di Damiano: La quota 41 va concessa senza pegno. Il Governo farà nuovamente 'orecchie da mercante' o spenderà al meglio quanto emerso da tale incontro per giungere a soluzioni condivise?