La prossima legge di stabilità potrebbe essere ricca di grosse novità per quanto riguarda il capitolo Pensioni. Stando alle indiscrezioni, infatti, un intervento su Quota 41 e una possibile revisione dell'Ape potrebbero essere inseriti sulla nuova Finanziaria. La conferma arriva anche dal segretario del Dicastero di Via Veneto Bruno Busacca.

Busacca: 'avviare i confronti con i sindacati'

"Il tema aperto riguarda le modifiche dell'attuale assetto del sistema pensionistico scopo degli incontri che stiamo avendo con i sindacati è costruire un percorso di dialogo con una logica precisa", ha detto Busacca ricordando la necessità di confronto con le parti sociali per arrivare ad una politica di intervento al fine di risolvere i nodi creati dalla Legge Fornero.

Ape e Quota 41 nella prossima legge di stabilità

L'esecutivo sta tuttora valutando le probabili ipotesi sull'Ape, il famigerato anticipo pensionistico che consentirebbe ai lavoratori nati tra il 1951 ed il 1953 di anticipare l'uscita per un massimo di tre anni usufruendo di una sorta di prestito erogato con l'ausilio di banche e istituti di assicurazione da restituire nel momento in cui verranno raggiunti i requisiti per la pensione piena. Si tratta di una misura in via sperimentale che contiene ancora molti punti oscuri da chiarire.

E' questo il motivo che si occorrerebbe aspettare il confronto con le parti sociali che, intanto, sembrano contrari all'approvazione dell'Ape: "E' un mutuo sulla pensione.

Significa che si sta giocando sulla disperazione di chi non ce la fa più", ha affermato il segretario generale della Cgil Susanna Camusso.

Da rivedere, anche la misura inerente a Quota 41 lasciato più volte nel dimenticatoio dal Governo Renzi. Tale intervento, darebbe la possibilità ai lavoratori precoci di anticipare l'uscita dopo il raggiungimento di almeno 41 anni di versamenti contributivi indipendentemente dall'età anagrafica e senza penalizzazioni.

Un argomento su cui la Commissione Lavoro alla Camera lavora da anni senza ricevere una risposta concreta dall'esecutivo. Stando a quanto ribadito dallo stesso Busacca anche per Quota 41 occorre velocizzare i tempi per permettere l'inserimento nel ddl di stabilità e dare finalmente un sospiro i sollievo ai lavoratori interessati.