Solo un paio di settimane fa il sottosegretario del Ministero, Gabriele Toccafondi, ha depositato la documentazione inerente il TFA III ciclo. Il percorso formativo permette l'abilitazione di 16.436 docenti, 5 mila dei quali opererebbero sul sostegno. La ripartizione dei posti avverrebbe secondo il seguente criterio:

  • 3.270 per la Scuola secondaria di I°;
  • 8.058 per la scuola secondaria di II°;
  • 5.108 posti su sostegno. 

Una petizione e il M5S contro al Tfa III ciclo

Il bando del TFA III ciclo è atteso per luglio e si presuppone che settembre sia il mese nel quale si svolgerà il test d'ingresso: per legge devono trascorrere due mesi prima di di predisporre dei test di valutazione.

Questo lasso di tempo viene concesso anche per permettere agli aspiranti candidati di presentare domanda di iscrizione. Il Tirocinio Formativo Abilitante durerà un anno, al termine di questo periodo i candidati dovranno sostenere un esame finale che permetterà di valutare le competenze da essi acquisite. Se saranno ritenute idonee verrà concesso il titolo abilitante. Molti si sono opposti all'emanazione di questo bando: tra gli oppositori figura il M5S (Movimento 5 Stelle): essi asseriscono che questo percorso formativo porterà solo alla creazione di 16 mila nuovi disoccupati, i quali andranno ad aggiungersi agli altri precari del comparto scuola in attesa di un lavoro.

Altri vorrebbero eliminare l'ingresso a numero chiuso: a questo fine è stata lanciata una petizione su change.org denominata "TFA III CICLO NO AL NUMERO CHIUSO". Quest'ultima nasce con lo scopo di eliminare la possibilità d'ingresso solo a determinate figure e di negarlo, invece, ad altre. Tra esse figurano i docenti di III fascia e i neolaureati che non possono figurare tra le GI (Graduatorie d'Istituto) di III fascia poiché privi dell'abilitazione. Ma senza l'abilitazione non è possibile prendere parte ai concorsi pubblici indetti dal Miur, come quello del 2016, in svolgimento anche in questo momento, né essere inseriti nelle GI. Viene contestato anche il costo del percorso abilitante: infatti esso è a carico del candidato ed il suo prezzo si aggira attorno ai 1.200 euro al mese, troppi per chi è disoccupato o precario.