Il Premier Matteo Renzi ha ammesso che con il mondo della Scuola si è creata una frattura, ma che il Pd ha gestito la situazione con competenza. Anief, nota associazione sindacali che si batte a favore dei docenti, ha fatto sapere tramite Marcello Pacifico, suo rappresentante, che la situazione è ben lontana dall'essere sanata. L'anno scorso ben 600 mila docenti scesero in piazza per manifestare quanto era preventivato dal progetto Buona Scuola. Nessun docente voleva la legge 107/2015 e ciò era stato ribadito anche in sede di discussione alla Camera, al Senato e pure nella sede del Partito Democratico.
Renzi e la frattura con la scuola: ecco cosa i docenticontestano
Molte sono le critiche che i docenti muovono alla Buona Scuola e a Renzi, vediamole con ordine.
- Merito docenti: è un bonus che viene erogato ai docenti ritenuti più meritevoli. In molti lo hanno ricevuto e rifiutato poiché ritenuto lesivo della professionalità di tutti i lavoratori del comparto scuola. L'Anief lo definisce inaccettabile visto che al normale contratto docenti mancano i più elementari riconoscimenti contrattuali.
- Precariato: l'incubo dei docenti precari non è finito, anzi. In seguito al limite dei 36 mesi di servizio imposto dalla Corte di Giustizia Europea, come tetto massimo contrattuale a tempo determinato, numerosi sono i docenti che sono rimasti disoccupati dopo il 30 giugno. Quest'ultimo doveva essere il giorno di proroga del contratto per le supplenze, che doveva avere seguito fino al 31/08. Infine numerosi sono stati i docenti che hanno chiamato in causa il Miur per abuso di precariato:gli erano infatti stati sottoposti contratti a termine per un periodo superiore ai 36 mesi. Si conta anche che 15 mila docentinon abbiano sottoscritto un contratto a tempo indeterminato per poi essere chiamati a svolgere incarichi di supplenza: i docenti di sostegno che corrispondono a questa fascia sono circa il 30 per cento dell’organico totale”.
- Ata dimenticati: gli Ata svolgono un servizio importante all'interno del comparto scuola, eppure sono stati dimenticati. il progetto Buona Scuola non ha previsto per loro una sola assunzione e Anief attende l'immissione in ruolo di circa 20 figure professionali.
- Gli esclusi dal bonus di aggiornamento: i famosi 500 euro concessi ai docenti per l'aggiornamento delle loro competenze professionali tramite l'acquisto di tablet o libri non sono stati erogati a tutti. Da esso sono stati esclusii precari, ma anche tutti gli amministrativi, tecnici e ausiliari.
Quattro punti che rendono la frattura tra Matteo Renzi e i lavoratori della scuola di proporzioni notevoli. Non resta che vedere se davvero il Premier cercherà di porre rimedio e di andare incontro alle numerose richieste dei precari, degliamministrativi, tecnici e ausiliari.