Le ultime notizie al 26 luglio 2016 sulla pensione precoci giungono direttamente dalle considerazioni fatte dai sindacati ora che sempre più si va delineando l'idea del bonus precoci. Il bonus contributivo proposto per i lavoratori precoci sembrerebbe far allontanare l'ambita quota 41 per tutti. Si tratterebbe, infatti, di un'agevolazione a cui il Governo starebbe pensando, usufruibile per una platea ridotta di precoci, quelli 'veri', per intenderci.

Nell'articolo vi spiegheremo la proposta del bonus contributivo, chi potrebbe rientrarvi e la controproposta fatta dai sindacati, eccovi i dettagli.

Pensioni precoci, ultime news oggi 26/7/2016: bonus solo per i precoci 'veri'

Il Governo non solo sembrerebbe aver accantonato in parte l'ipotesi della quota 41 per tutti perché probabilmente ritenuta troppo onerosa, ma avrebbe ridotto e di molto la platea dei possibili precoci che potrebbero usufruire della nuova misura allo studio. Si è parlato nei giorni scorsi del bonus contributivo per i precoci, si tratterebbe di vedersi aggiunti 6 mesi di contributi per ogni anno lavorato prima della maggiore età.

Dunque ipotizziamo un lavoratore che ha iniziato a lavorare a 16 anni questo potrebbe accedere alla quiescenza un anno prima, dunque a 41 anni e 10 mesi di contributi. Mentre un lavoratore in regola dai 14 anni potrebbe accedere alla pensione due anni prima ossia a 40 anni e 10 mesi di contributi se uomo a 39 anni e 10 mesi di contributi se donna.

Ecco i precoci 'non veri' esclusi dalla misura proposta dal Governo

 Il problema però sorgerebbe per tutti coloro, ecco perché si parla di restringimento di platea e di precoci 'veri', che pur avendo alle spalle 41 anni di contributi sono andati a lavorare dai 18 anni in su oppure sono stati regolarizzati solo dopo il 18esimo anno d'età. Questi lavoratori pur avendo già versato nelle casse dello Stato 41 anni di contributi resterebbero 'a bocca asciutta'.

Esclusi completamente dalla misura, si ritroverebbero a dover ancora lavorare per raggiungere quanto meno il requisito contributivo attualmente richiesto dalla Riforma Fornero, ossia 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Cosa propongono i sindacati per sanare il sanabile?

Pensioni precoci, novità al 26 luglio 2016 dai sindacati la controproposta

I sindacati propongono di rendere almeno il bonus più equo e più spendibile tra i precoci, ossia, sostengono, si dovrebbero almeno concedere due anni di sconto a tutti coloro che hanno già alle spalle 40 anni di contributi versati, senza porre il limite anagrafico. Che in 'soldoni' è un po' la richiesta che sta alla base della lotta dei precoci che continuano a puntare sul fatto che le penalizzazioni legate all'età anagrafica non siano corrette, e che si dovrebbe, per questa ragione, concedere la pensione con quota 41 per tutti.

Non resta che attendere i prossimi incontri pianificati per il 29 luglio ed il 5 agosto per comprendere a fondo le reali intenzioni del Governo Renzi.  Cosa ne pensate della proposta dei sindacati, la ritenete più equa di quella del Governo? fatecelo sapere lasciando un commento sotto all'articolo.