Le ultime novità sulle pensioni precoci giungono dal web. Il gruppo Facebook 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti' si sta confrontando apertamente e quotidianamente con molti post pubblici sulla questione 'bonus contributivo' sì, 'bonus contributivo' no. Il gruppo sta cercando di valutare da ogni punto di vista l'alternativa alla Quota 41 che pare essere allo studio del Governo. Nannicini avrebbe già parlato nel corso del precedente incontro con la delegazione dei precoci di un possibile bonus contributivo per coloro che hanno cominciato a lavorare prima della maggiore età, una sorta di sconto per coloro che hanno dovuto iniziarea lavorare a 14/15/16/17 anni, appunto i cosiddetti precoci.

Vediamo in cosa consisterebbe l'alternativa pensata dal Governo e le idee dei lavoratori, che risultano ancora combattuti.

Ultime novità pensioni precoci: bonus contributivo sì o no?

Le ultime indiscrezioni che ruotano intorno alla Pensioni, vedrebbero il Governo alle prese con uno stocksicurodi risorse, come ha confermato Poletti, da utilizzare per il comparto previdenziale. La questione è sempre come utilizzare al meglio le risorse che non sono infinite, facendo misure che possano accontentare il più possibile le richieste al momento presentate da sindacati e lavoratori. Sul piatto da risolvere resta il problema degli esodati, in attesa dell'ottava salvaguardia, la richiesta di misure ad hoc per disoccupati di lungo termine, per i precoci e per gli usuranti.

I lavori, ha sottolineato la Camusso, non possono certamente essere considerati tutti allo stesso modo, vanno fatte differenze, ad esempio, ha asserito nel corso della Summer School di Rimini, tra un carpentiere ed un impiegato di ufficio. L'ultima proposta alternativa alla quota 41 per consentire ai lavoratori precoci di accedere prima alla quiescenza sarebbe appunto un bonus contributivo pari a 4/6 mesi di contributi aggiuntivi per ogni anno lavorato prima della maggiore età.

Su questo punto il gruppo dei precoci si scinde tra favorevoli e contrari e le discussioni proseguono, ecco le ragioni degli uni e degli altria partire dalle loro testimonianze raccolte dalla loro pagina ufficiale Facebook.

Pensioni novità al 21 luglio 2016: il gruppo dei precoci si divide sul bonus contributivo, ecco perché

Roberto Tabacchi scrive "Il sistema previdenziale necessita di una riforma sostanziale e non dei soliti bonus che oggi ci sono e domani...", il dubbio di questo lavoratore è che il bonus precoci sia poi definito temporalmente come è accaduto per le non penalizzazioni per i precoci che dal 2018 saranno nuovamente in atto.

Un altro precoce, Mimmo Palamara,fa presente che il bonus potrebbe essere accettato solose fosse concesso come un 'di più' alla quota 41 e non un'alternativa ad essa, l'idea del bonus, scrive, "la potremmo prendere in considerazione sefosse in aggiunta ai 41 x tutti e senza aspettativa di vita. Sarebbe cosi un piccolo riconoscimento al lavoro svolto quando ancora eravamo bambini e sfruttati da adulti, mal pagati, rimproverati, contributi non versati". Poi vi è anche chi si dice d'accordo e teme che tirando troppo la corda si possa poi non ottenere nulla, come Carlo Giani "Un bonus x i precoci che hanno cominciato a 14/18, non e da sottovalutare, anche perché già in passato esisteva una legge quasi simile poi abrogata, certo preferirei quota 41 per tutti, ma sarebbe un primo passo".

Patrizia Romito conclude dicendo 'Dopo 41 anni di lavoro non si deve parlare ne dibonus ne di penalizzazioni ma solo di diritti".

Abbiamo intervistato Roberto Occhiodoro, amministratore del gruppo 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti' che ci ha assicurato che il gruppo è comunque compatto, nonostante le idee differenti. Se siete interessati all'intervista esclusiva continuate a seguirci, ve ne parleremo nel prossimo articolo.