Decisamente una questione di vitale importanza quella relativa al rinnovo del contratto (CCNL) per il comparto dei lavoratori del pubblico impiego. Un argomento poco dibattuto in quanto l’attenzione si è spostata, come giusto, su altre importanti questioni che hanno animato l’estate 2016 dei tanti insegnanti entrati di ruolo un anno fa attraverso le variegate fasi della Buona Scuola. La mobilità 2016/17e la sua contestatissima chiamata direttahanno fatto la parte dei leoni.
Altro che Bonus, con 7 miliardi per il rinnovo del CCNL gli insegnanti sarebbero accontentati
Questa sarebbe la svolta necessaria, secondo Nicola Turco, Segretario Generale della UIL della Pubblica Amministrazione; lo stesso sindacalista segna le linee guidada percorrere a proposito del tanto agognato rinnovo del CCNL scaduto oramai da troppo tempo.
Nello specifico, egli dichiara le azioni concrete attraverso alcune proposte assolutamente condivisibili dalla stragrande maggioranza dei lavoratori: l’eliminazione degli inutili ‘benefit’ elargiti da questo Governo attraverso i discutibili bonus ‘palliativi’ rivolti ai lavoratori delle PA (di cui il comparto scuola ne è l’esempio più eclatante); l’eliminazione delle eccessive consulenze esterne affidate a fantomatici esperti o manager di punta con compensi, spesso, milionari; la riappropriazione da parte della P.A.
dei servizi pubblici, concessi oggi ad Enti esterni (poco trasparenti, poco referenziati e sovente solo dei complessi calderoni elettorali) con la conseguenza di un risparmio in termini di abbattimento dei costi per la spesa pubblica (si pensi, per esempio, al fallimento degli ATO per la raccolta dei rifiuti); vigilando maggiormente sul sistema degli appalti pubblici si potrebbe evitare, quanto più possibile, il dilagante e incontrollato sistema dell’evasione fiscale, finalizzato al recupero di denaro da reinvestire nella cosa pubblica.
Ebbene, queste semplici indicazioni, secondo il Segretario Generale della UILPA consentirebbero di racimolare la sbalorditiva cifra di 7 miliardi di euro, necessaria a rinnovare, dopo più di sei anni, un contratto troppo stantio e nettamente disallineato rispetto all'attuale potere d’acquisto dei lavoratori.
300mln per il rinnovo del CCNL: per i sindacati sono ‘un granellino di sabbia in mezzo al mare’
Per dovere di cronaca, ricordiamo anche che lo scorso 26 luglio,in occasione dell’incontro propedeutico per il rinnovo del CCNLtra le delegazioni sindacali e la ministra Madia, si sono poste le basi per una futura contrattazione riguardante i nuovi quattro comparti della P.A. In quella occasione tutte le maggiori componenti sindacali hanno anche chiesto alla Madia di fare luce circa gli argomenti che riguarderanno la prossima contrattazione, argomenti necessari per quantificare le risorse necessarie per avviare la piattaforma contrattuale, partendo dal presupposto che gli stanziamenti già predisposti da parte del Governo (circa 300 milioni di euro) sarebbero pressoché insufficienti per garantire gli adeguati aumenti spettanti ai lavoratori della P.A. e non rispondenti, certamente, alle reali esigenze ed aspettative degli stessi.
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