Le ultime novità pensioni oggi 25 agosto parlano soprattutto dell'intervista rilasciata a Il Corriere della Sera da parte del ministro Poletti. Nella giornata in cui si sono susseguite molte dichiarazioni da parte di esponenti politici e sindacali e che ha visto la concreta presa di posizione dei lavoratori precoci, il ministro ha definito quale sarà (o quale dovrebbe essere) il piano del governo. Nel frattempo, ha fatto sentire la sua voce anche Cesare Damiano, il quale ha insistito sulla questione dell'agenda sociale: soltanto se il governo Renzi decide di affrontare tutte le questioni connesse a una maggiore equità, tra cui la riforma Pensioni, allora è possibile ricucire il rapporto con il proprio elettorato in vista del referendum.

Le parole di Poletti, comunque,sembrano confermare tutte le anticipazioni che vi erano state negli ultimi giorni.

Il ministro Poletti e la riforma: ultime novità pensioni oggi 25/08

Le ultime novità pensionisegnalano soprattutto l'intervento di Giuliano Poletti sulle pagine de Il Corriere della Sera. Il ministro ha dichiarato che, al momento, è praticamente impossibile definire quali e quante possano essere le risorse che il governo Renzi riuscirà a mettere in campo, ma gli interventi che dovrebbero essere presentati in quella che è stata definita prima fase della riforma pensioni dovrebbero essere tre: il primo riguarda il contestato APE, il secondo concerne un aumento delle pensioni minime (o estensione della quattordicesima) e infine una minore onerosità per le ricongiunzioni.

Sulla questione più 'calda' della riforma pensioni APE, il ministro Poletti ha risposto alle polemiche in maniera molto chiara: ha dichiarato infatti che non si tratta di un obbligo, ma di una scelta che potrebbe aiutare chi si trova o in disoccupazione o ha esaurito tutte le forme di ammortizzazione sociale.

I lavoratori precoci, i sindacati e le ultime novità pensioni oggi 25 agosto

A parlare di riforma pensionisono stati anche i sindacati che, oltre a sottolineare come le decisioni saranno prese agli inizi di settembre quando il quadro sarà più chiaro, hanno dichiarato, nella persona di Barbagallo (UIL) quali dovrebbero essere le misure: al di là di quelle promesse da Poletti, anche lo 'scivolo' per i lavoratori precoci, una misura sulle mansioni usuranti e la conclusione della vertenza degli esodati.

Ed è proprio dai lavoratori precoci che parte un pressing molto forte nei confronti del governo Renzi: oltre la richiesta di Quota 41, il ragionamento portato da Occhiodoro, leader del movimento, è stato oltremodo chiaro, il 25% delle famiglie detiene la ricchezza del 70% degli italiani, il che vuol dire che sono necessarie politiche economiche di redistribuzione della ricchezza. La riforma pensioni è necessaria proprio per limitare le disuguaglianze, partendo dal presupposto che la ricchezza in Italia esiste, anche se è nelle mani di pochi. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto a destra.