L'accordo integrativo del contratto regionale in base al quale molti docenti della Sardegna e della Sicilia potranno trovare una collocazione su posti del sostegno pur non avendo la specializzazione prevista dalla legge 104/1992 non ha mancato di sollevare polemiche: se da una parte, infatti, molti insegnanti riusciranno ad evitare i trasferimenti al Nord o al Centro, dall'altra le associazioni dei famigliari dei disabili si lamentano per la messa in atto di tale procedura.

Ultime news scuola, mercoledì 31 agosto 2016: assegnazioni posti sul sostegno, è scontro

A questo proposito, 'Il Fatto Quotidiano' ha riportato le pesanti dichiarazioni rilasciate dal presidente della Federazione Italiana per il superamento dell'handicap, Vincenzo Falabella, il quale ha puntato il dito contro i sindacati, accusati di tutelare gli insegnanti 'senza pensare ai ragazzi disabili'. Si ritiene, infatti, che si debba far ricorso a docenti senza specializzazione solamente nel caso in cui la graduatoria degli specializzati risulti esaurita. 'E' assurdo pensare che questi docenti possano assicurare, comunque, la continuità didattica - ha tuonato Vincenzo Falabella - perchè questa viene garantita solamente nel caso in cui l'insegnante curriculare porti a termine il ciclo scolastico'.

Anche la Ledha (Lega per i diritti delle persone con disabilità) ritiene che 'questa toppa sia peggio del buco'.

Mobilità docenti ultime notizie: corsa al sostegno, 'deregulation pericolosa'

Un vero e proprio caos, insomma, anche perchè domani, 1° settembre, i docenti saranno tenuti a prendere servizio presso la Scuola assegnata loro.

Un caos che finisce per penalizzare anche quei docenti precari in possesso della specializzazione che venivano nominati per le supplenze annuali.

Il sito specializzato 'Tuttoscuola' ha definito questa 'exit strategy' come una 'deregulation pericolosa' che finisce per innescare un'altra 'guerra tra poveri'.

La segretaria della Cisl Scuola, Lena Gissi, è intervenuta nella questione spiegando che gli uffici scolastici provvederanno a monitorare il numero dei docenti precari (in possesso di specializzazione) presenti nelle GaE e in seconda fascia d'istituto. Una volta esauriti quei posti si passerà all'assegnazione provvisoria per tutti coloro che non possiedono il titolo di specializzazione.