Le ultimissime novità al 14 settembre 2016 su opzione donna e precoci giungono direttamente da Cesare Damiano che in una nota stampa torna ad incalzare il Governo Renzi affinché, al più presto, spieghi, attraverso un testo scritto, come intende risolvere i nodi ancora irrisolti: precoci, esodati, proseguimento opzione donna e soprattutto con quali risorse. Ecco in dettaglio le sue parole.
Riforma precoci, dai precoci ad opzione donna: risultati raggiunti e nodi da sciogliere
Il Presidente della Commissione Lavoro torna a dire la sua sull'attuale riforma Pensioni 2017 pensata dal Governo Renzi per risolvere e sanare le storture dell'attuale Legge Fornero, le misure che dovrebbero rientrare in legge di Stabilità, dice, sono buone, ma non sufficienti. Alcuni punti fermi, dopo l'accordo tra Governo e parti sociali, sono stati raggiunti e sono lodevoli, spiega, come: aumento no tax area, quattordicesima estesa fino ai 1000 euro in modo proporzionale ai contributi versati, APE a costo zero per alcune categorie di lavoratori maggiormente disagiati, ma molto resta da fare.
La strada, come dice Damiano, "è ancora lunga", ad esempio, aggiunge, sarà decisivo " il modo con il quale si risolveranno i problemi dei lavoratori precoci e l’ottava salvaguardia degli esodati,". Il problema restano sempre le risorse, che a detta di Cesare Damiano, dovrebbero essere almeno sui 2 miliardi per poter cercare di soddisfare le richieste prioritarie dei lavoratori. Restano ancora da perfezionare la questione delle penalizzazioni, concernenti l'APE, per coloro che non rientrano nelle categorie 'disagiate', risolvere il nodo delle ricongiunzioni onerose, cancellare in modo definitivo dal 2018 in poi le penalizzazioni legate ai precoci che accedono alla pensione prima dei 62 anni d'età e comprendere come il Governo intende affrontare la prosecuzione della sperimentazione di Opzione donna.
Riforma pensioni 2017, novità Damiano: Occorre subito un testo scritto
Data la complessità della materia, scrive convinto Damiano, diventa necessario un testo scritto che specifichi minuziosamente quante risorse verranno messe a disposizione per ogni singola voce. ‘Scripta manent.’, ha sentenziato in nota stampa il Presidente della Commissione Lavoro. Un testo scritto chiaro, precisa, renderebbe inoltre più semplice e "meno arbitraria la traduzione legislativa nella legge Bilancio di una eventuale intesa”.