Sono giorni frenetici quelli relativi alla riforma della previdenza. Governo Renzi e sindacati sono infatti impegnati in una serie di tavoli di confronto che almeno sulla carta termineranno fra due giorni, con l’ultimo meeting pre Legge di Stabilità. Le ultime news sulle pensioni per i precoci e sul prepensionamento aggiornate ad oggi 19 settembre 2016 si rifanno alle dichiarazioni di Damiano e Rizzetto ma anche all’incontro che ha visto protagonisti una delegazione di precoci e il sottosegretario Nannicini. Il tavolo di confronto ha fatto emergere alcune importanti novità ma anche evidenziato le difficoltà che incontra l’Esecutivo nel perseguire la via della Quota 41, troppo impegnativa da un punto di vista economico.

Appare infine definitivamente abbandonata la pista de bonus contributivo INPS che non accontentava comunquenessuno degli appartenenti alla categoria. Per quanto riguarda il prepensionamento invece, la via dell’APE sembra ormai tracciata.

News pensioni precoci oggi 19 settembre: addio bonus contributivo, dubbi su Quota 41, via le penalizzazioni

Le ultime news sulle pensioni per i precoci aggiornate ad oggi 19 settembre 2016 sono senz’altro a tinte chiaro scure. In seguito all’incontro tra una delegazione della categoria e il segretario Nannicini sono infatti emerse delle situazioni contrastanti: il governo Renzi ha innanzitutto confermato che dal 2017 scompariranno le penalizzazioniper chi abbandona l’impiego prima dei 62 anni con i vecchi requisiti della riforma Fornero e sottolineato che le ricongiunzioni onerose verranno abolite.

Sicuramente due buone notizie, controbilanciate però dalle difficoltà evidenziate dall’Esecutivo neldar corso alla Quota 41. Troppo onerosa la misura per potervi sinceramente pensare? La Legge di Bilancio è ormai dietro l’angolo, bisogna solo aspettare. Quel che è certo è che non vedremo approvato il bonus contributivo del quale si era tanto vociferato in queste ultime settimane.

Notizie riforma pensioni e prepensionamento: Damiano e Rizzetto insistono per i precoci, l’APE si farà

Sul caso dei precoci sono comunque tornati ad esprimersi sia Damiano che Rizzetto. Entrambi hanno evidenziato che non è possibile pensare ad una ‘misura simbolica’, c’è bisogno di un intervento strutturale che allo stato attuale di cose non è più rimandabile.

Nonostante le difficoltà economiche, Rizzetto in particolare continua a sponsorizzare la Quota 41 affermando che 'bisogna proseguire su quella strada'. Le ultime notizie sulla riforma delle pensioni e sul prepensionamento ci dicono infine che l’istituzione dell’APE, l'assegno pensionistico anticipato costruito col sistema del prestito previdenziale, appare cosa ormai certa.