Che il problema del governo sia la scuola emerge chiarissimamente anche dagli aggiornamenti che tantissimi docenti fanno in merito al prossimo referendum, cercando di informare correttamente la gente sulla vera natura e significato del voto referendario. Il Governo deve aver subodorato il pericolo di sconfitta elettorale perché, stando al ricorso al Tar presentato da M5S e Sinistra Italiana contro il quesito referendario, sulla scheda non sono riportati gli articoli oggetto della consultazione. Troppi docenti si sono scottati con il concorso truffa che ha respinto ingiustamente molti insegnanti altamente specializzati.

Parafrasando il titolo di un celebre film, quesito del referendum e concorso accomunati da un insolito destino che profuma di inganno.

Referendum 'Truffa'

Dopo la lunga serie di erroriche si sono verificati dietro allo svolgimento del concorso docenti, si erano scatenate le proteste dei troppi bocciati contro la 'longa manu' dell'esecutivo che non voleva ammettere di aver commesso tantissimi errori. Per questo motivo gli stessi sono in larghissima parte decisi ad informare correttamente in cosa consiste il referendum, spiegando punto per punto quali sono gli argomenti toccati. Il quesito proposto nella scheda che andrà votata nell'urna non corrisponde alla realtà. Sul suo sito il M5S parla apertamente di truffa, annunciando di aver fatto ricorso al TAR contro l'ennesima trovata del premier per ingannare gli italiani.

Non ci sono gli articoli modificati

Nell'istanza proposta davanti al tribunale amministrativo regionale del Lazio il M5S chiede garanzieprecise per mettere in condizione i cittadini di fare una scelta consapevole. A spiegare quali siano le lagnanze dei ricorrenti ha provveduto Loredana de Petris di Sinistra Italiana enunciando una nota in merito.

Agli elettori non viene spiegato che con la vittoria del SI non voteranno più per il Senato. Non è vero che i costi di questa camera saranno ridotti, mancando clamorosamente l'obiettivo del risparmio. Nel quesito proposto dal governo Renzi manca completamente l'elenco degli articoli revisionati così come è previsto dalla legge in queste circostanze.

I docenti si oppongono

Nel frattempo le centinaia di miglia di insegnanti penalizzati dalla legge di riforma scolastica si organizzano per fare la loro campagna referendaria diffondendo i loro messaggi ed inviti ad aderire al Comitato per il NO. A questo scopo è stato creato un sito che ha lo stesso nome nonché la creazione di una app per rimanere costantemente aggiornati sugli eventi importanti.