"Sabato sarà presentata la legge di Bilancio. Ci aspettiamo che dal Governo siano riconfermati tutti gli impegni che si sono presi": lo ha recentemente affermato Ivan Pedretti della Spi - Cgil, confrontandosi con i propri iscritti durante un'assemblea tenutasi a Bergamo e organizzata dalla Cgil sulle Pensioni. Ma prima l'esecutivo dovrà trovarsi di nuovo con i sindacati nella giornata di oggi, al fine di definire i dettagli sul tema della platea di coloro che potranno fruire delle nuove salvaguardie previste all'interno della Manovra.
Si tratta di un punto delicato perché potrà fare una profonda differenza non solo per coloro che avranno accesso all'anticipo pensionistico (APE) senza penalizzazioni, ma anche per i lavoratori precoci che chiedono di poter finalmente ottenere la quiescenza con 41 anni di età, senza ulteriori penalizzazioni.
Riforma pensioni e Manovra 2017, il confronto con le parti sociali si sposta a Palazzo Chigi
Che l'incontro sia decisivo lo fa pensare anche il luogo della convocazione: non più il Ministero del Lavoro come negli scorsi appuntamenti, ma direttamente Palazzo Chigi. Sarà in tale sede che si deciderà finalmente quali lavoratori potranno essere inclusi nelle cosiddette tutele destinate a chi ha svolto attività gravose.
Di certo si sa che i tecnici si stanno concentrando su quattro diversi profili di pensionandi, ovvero quelli dei disoccupati in età avanzata che hanno terminato le attuali tutele di welfare previste dalla legge, le persone con invalidità, chi si trova a dover prestare attività di cura in famiglia e coloro che svolgono lavori usuranti. Quest'ultima categoria sarà definita attraverso l'incrocio delle banche dati Inail e dei codici attività già disponibili grazie al modello Ateco. Tra le categorie allo studio si parla di operai edili, macchinisti, infermieri e maestre d'asilo, ma anche addetti all'agricoltura e all'industria manifatturiera.
Le misure dovranno comunque tenere conto delle risorse disponibili, stante che il Governo ha garantito stanziamenti per 6 miliardi complessivi nei prossimi tre anni, anche se l'importo dovrà bastare per tutti i temi che toccherà la riforma e non solo per l'Ape.
Pensione anticipata e APE volontaria: sconto del 50% sugli interessi
Nel frattempo arrivano nuove indiscrezioni anche per quanto riguarda le penalizzazioni che verranno applicate sull'Ape volontaria. Secondo quanto riporta la stampa specializzata, gli interessi pagati per l'anticipo pensionistico potranno essere recuperati dalla dichiarazione dei redditi per il 50% attraverso l'istituto della detrazione fiscale. L'opzione risulterà inoltre disponibile anche per coloro che al momento continuano ad avere un rapporto di lavoro e non si trovano ad affrontare situazione di crisi occupazionale.
La stessa percentuale di detrazione potrà poi andare a beneficio delle aziende che decideranno di farsi carico della penalizzazione utile al prepensionamento dei propri dipendenti.
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