Un avvio di anno scolastico difficile, quello a cui abbiamo assistito e tuttora stiamo vivendo, con moltissime scuole alla ricerca di docenti in grado di ricoprire i posti rimasti vacanti. La colpa, secondo il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, sarebbe da ricondursi alle diverse ordinanze dei Tar, le quali avrebbero rallentato il regolare svolgimento delle operazioni di assegnazione delle cattedre.
Ultime news scuola, sabato 29 ottobre 2016: docenti TFA e PAS in GaE, sentenze negative
E ora, ci si chiede soprattutto, quale sarà il destino dei docenti abilitati TFA e PAS in merito al loro inserimento nelle Graduatorie ad Esaurimento.
Come senz'altro saprete, infatti, la sezione III bis del Tar del Lazio si è pronunciata a favore del Ministero dell'Istruzione e, pertanto, ha espresso giudizio negativo all'inserimento dei docenti ricorrenti nelle GaE.
Il discorso, invece, sembra essere diverso per i diplomati magistrali ante 2001/2002, per i quali sembra non esistano impedimenti al loro ingresso nelle GaE. Insomma, la sentenza del Tar del Lazio (N. 10542/2016) è destinata a far discutere, e non poco.
Naturalmente, il Ministero dell'Istruzione non ha perso tempo provvedendo a chiedere, attraverso una nota interna indirizzata ai vari Uffici Scolastici, il depennamento degli insegnanti inseriti nelle Graduatorie ad Esaurimento per effetto di sentenza cautelare, oltre alla risoluzione dei contratti a tempo indeterminato o a tempo determinato già stipulati.
Il depennamento verrà effettuato a mano a mano che i docenti interessati riceveranno l'esito della sentenza.
Docenti TFA, PAS e diplomati magistrali in GaE: sindacati, non può dipendere dai giudici
Una situazione che rischia di creare l'ennesimo caos nella Scuola pubblica italiana, se consideriamo il largo numero di docenti abilitati che stanno svolgendo il proprio servizio, proprio in virtù di ordinanze cautelari.
Ecco perchè, a questo proposito, i sindacati chiedono un intervento politico sulla vicenda che rischia di creare ulteriori e pesanti discriminazioni tra le diverse categorie di docenti.
Sulla delicatissima questione, è intervenuto anche l'ispettore Miur, Max Bruschi, che, attraverso un post pubblicato sul proprio profilo Facebook, ha cercato di riassumere la questione, attraverso una breve cronistoria dei fatti.
Non mancheranno le polemiche nelle prossime settimane, di questo possiamo esserne certi.