Il Governo Renzi resta maggiormente concentrato sulla Legge di Stabilità che è stata già approvata ma dovrà passare in esame dinanzi al Parlamento e, intanto, il Presidente dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale Tito Boeri, interviene a favore degli esodati.

Tito Boeri si conentra su un nono provvedimento per gli esodati

Nella nuova Legge di Bilancio è contenuta anche l'ottava misura di salvaguardia che mira a garantire una copertura previdenziale ai rimanenti 27.500 lavoratori che hanno dovuto fare i conti con la Legge Fornero e che sono rimasti esclusi nelle precedenti misure di tutela.

Secondo l'economista milanese, infatti, il nuovo intervento potrebbe rivelarsi insufficiente per salvaguardare tutta la platea. È questo il motivo che spinge lo stesso Boeri ad ipotizzare un nuovo provvedimento di salvaguardia al fine di concludere il lungo calvario degli esodati. "Già sento il tam tam della nona", ha affermato.

Circa 6,4 milioni di pensionati vivono con una pensione medio-bassa. Si tratta di circa il 39,6% del totale che non riesce ad arrivare a fine mese; una situazione alquanto complessa nonostante l'aumento registrato di 1,2 punti percentuali della spesa previdenziale. Secondo Boeri, a rimanere più penalizzate sono le lavoratrici di sesso femminile che hanno alle spalle una carriera contributiva discontinua e, di conseguenza, il loro diritto alla pensione si fa sempre più lontano.

Non va escluso, quindi, che un nono provvedimento di salvaguardia potrebbe essere la soluzione definitiva anche se le risorse finanziare non sono abbastanza per finanziare un nuovo provvedimento e di questo il Presidente dell'Inps ne è consapevole.

Una nona salvaguardia potrebbe essere definitiva

All'inizio erano circa 170 mila gli esodati rimasti privi di una copertura previdenziale che, grazie all'approvazione delle sette precedenti misure hanno ottenuto il loro diritto a pensione anche se hanno escluso i rimanenti 32 mila che tuttora sono alle prese con le dure norme pensionistiche.

La nuova Legge di Bilancio, potrebbe porre sotto tutela altri 27.500 lavoratori lasciando ancora fuori una piccola parte che stando ai pareri di Boeri potrebbero ricevere una risposta definitiva soltanto con un nono provvedimento.