I lavori sulla nuova Legge di Stabilità sono ormai agli sgoccioli. Nei giorni scorsi, infatti, il testo della manovra è passato per l'esame in Commissione Bilancio alla Camera. Numerose sono le novità che saranno introdotte soprattutto per quanto riguarda l'aspetto previdenziale: dalla Quota 41, agli esodati, al cumulo gratuito dei contributi e alla proroga dell'opzione contributivo donna.

Quota 41 sarà nella nuova legge di stabilità ma non per tutti

Quota 41 sarebbe una misura utile per quei lavoratori precoci che, a causa delle norme introdotte nella Legge Fornero hanno visto allontanarsi il loro diritto alla pensione.

Il meccanismo, infatti, consentirebbe agli appartenenti alla categoria di lasciare anticipatamente il lavoro dopo aver maturato almeno 41 anni di contributi indipendentemente dall'età anagrafica. Si tratta di una misura che recherebbe un vantaggio a migliaia di lavoratori anche se è una norma parziale che, stando alle voci trapelate, non abbraccerebbe l'intera platea.

I precoci manifestano per chiedere l'estensione di Quota 41

E' questo il motivo che ha spinto ancora una volta la delegazione dei lavoratori precoci ad avviare la manifestazione al fine di chiedere l'estensione del meccanismo di Quota 41 ad una più ampia platea di beneficiari. Il giorno 12 novembre, infatti, centinaia di lavoratori sono scesi in piazza a Torino e a Palermo per chiedere una risposta esaustiva al Governo che possa dare loro un po' di 'tregua'.

L'esecutivo, intanto, sembra interessarsi della loro problematica e lo si intuisce dalla volontà di riconoscere altri 8 mestieri usuranti che vanno ad aggiungersi agli 11 già definiti. La Quota 41, infatti, riguarderebbe in particolar modo i lavoratori che durante l'arco della loro carriera lavorativa hanno svolto mansioni particolarmente usuranti e gravose.

Riconoscendo le mansioni usuranti, infatti, il Governo darebbe la possibilità di un più facile accesso al meccanismo.

Per conoscere le prossime mosse del Governo, però, si dovrà attendere il 22 novembre giorno in cui si concluderà l'esame alla Commissione Bilancio alla Camera con la conseguente consegna del testo in Aula prevista per il giorno successivo.