Nonostante le numerose polemiche e manifestazioni svoltesi in questi ultimi mesi sulle modifiche da apportare a favore dei lavoratori precoci, la prima bozza della Legge di Stabilità avrebbe confermato il meccanismo di Quota 41 che consentirebbe l'uscita a coloro che hanno raggiunto almeno 41 anni di versamenti contributivi senza penalizzazioni.

Quota 41 sarà nella Legge di Stabilità

Si tratta tuttavia di una misura parziale visto che il provvedimento contenuto nella nuova manovra non riguarda tutta la categoria ma solo i lavoratori che hanno versato almeno un anno effettivo di contributi prima del compimento del 19 esimo anno di età anagrafica beneficiando di uno sconto contributivo fino a 1 anno e 10 mesi.

La misura entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2017 ma avrà decorrenza a partire da maggio e riguarderà solo i lavoratori che alla data del 31 dicembre 1995 hanno maturato il requisito contributivo. In modo particolare, i maggiori interessati alla Quota 41 sono i lavoratori in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro che abbiano terminato la durata dei cosiddetti ammortizzatori sociali da almeno tre mesi, coloro che sono stati riconosciuti invalidi civili per almeno il 74% e i lavoratori che hanno assistito da almeno sei mesi un parente o familiare affetto da disabilità grave e coloro che per almeno sei anni hanno svolto mansioni particolarmente faticose e rischiose tra questi, i cosiddetti lavoratori addetti al trasporto e allo spostamento di merci, il personale organizzato in turni notturni, i conducenti di veicoli utilizzati per il trasporto pubblico, i lavoratori appartenenti al settore edile impegnati nella costruzione di edifici e gli operai dell'industria estrattiva.

Quota 41, una misura parziale ma potrebbe essere estesa

Questa volta il Governo sembra aver dato una risposta esaustiva anche se, il provvedimento contenuto nella Stabilità non abbraccia l'intera categoria di lavoratori a causa di insufficienza di risorse finanziarie. Non è escluso, però, che l'esecutivo rimarrà a lavoro per l'ampliamento di una più ampia platea di beneficiari.