Le spese effettuate a partire dal 1° settembre 2016 potranno essere rimborsate. Una nota del Miur sembra fare definitivamente chiarezza sull’utilizzo del bonus docenti di 500 euro per l’anno scolastico 2016/2017. I chiarimenti riguardano in particolare la tempistica di registrazione alla piattaforma on line ‘Carta del Docente’ e, soprattutto, di spesa dei 500 euro.
Rimborso delle spese effettuate a partire dal 1° settembre 2016
Inizialmente sembrava che le spese per aggiornamenti e formazione consentite dal bonus docenti di 500 euro potessero essere effettuate solo a partire dall’attivazione della card, prevista entro il 30 novembre.
Una limitazione che ha suscitato non poche perplessità tra i docenti dal momento che molti contavano di utilizzare i 500 euro del bonus per la frequentazione di corsi universitari i cui termini di iscrizione sono scaduti all’inizio di novembre. Si precludeva in questo modo agli insegnanti la possibilità di accedere alla principale fonte di formazione ed aggiornamento, in chiara contraddizione con quelli che dovrebbero essere gli intenti alla base del bonus docenti.
Ebbene, con gli ultimi chiarimenti in materia, il Miur specifica espressamente che anche le spese effettuate a partire dal 1° settembre, data di inizio dell’anno scolastico 2016/2016, e fino all’attivazione del bonus, potranno essere rimborsate, previa rendicontazione, direttamente dall’istituto scolastico di appartenenza.
Quando sarà attivata la Carta del Docente
Per quanta riguarda la tempistica di erogazione del bonus, rimane confermata la data limite del 30 novembre, entro la quale sarà attivata l’applicazione web ‘Carta del Docente’ sulla piattaforma del Miur.
La procedura prevede, innanzitutto, la richiesta dell’identità digitale SPID e, successivamente la registrazione sulla piattaforma del Miur (www.cartadeldocente.istruzione.it) per l’attivazione della carta elettronica che dovrebbe essere consegnata ai docenti entro il 30 novembre.
Una volta attivata, il bonus potrà essere speso per l’acquisto di beni e servizi utili all’aggiornamento professionale del docente: biglietti per musei, teatri, cinema, piuttosto che pubblicazioni, acquisto di hardware e software, iscrizione a corsi di laurea ed altre iniziative riconosciute come attività di aggiornamento e di qualificazione.