Le ultimissime novità sulla riforma Pensioni 2017 riguardano in particolare gli emendamenti presentati a favore dell'APE social, prestito pensionistico anticipato a costo zero, e la Quota 41 per i precoci. Le due misure potrebbero vedere ampliata la platea dei beneficiari e ridotta l'età contributiva richiesta per poter accedere alla quiescenza. Gli emendamenti presentati riguardano infatti da un lato l'abbassamento da 36 a 35 degli anni contributivi richiesti per poter accedere alla pensione e dall'atra un estensione dei mestieri ritenuti gravosi, filo rosso che lega sia l'accesso alla quota 41 quanto l'accesso all'APE agevolata.

Ecco i dettagli degli emendamenti presentati e le nuove opportunità pensionistiche che potrebbero interessare i lavoratori precoci.

Pensioni precoci e quota 41: aumenta l'elenco dei mestieri gravosi, chi potrebbe rientrarci?

Gli emendamenti presentati dalla Commissione Lavoro, circa 30, ricomprendono anche la possibilità di estendere l'APE social e la quota 41 ad altre 8 categorie di lavori considerati gravosi, ricordiamo che al momento 11 sono state le categorie già definite tali dal Governo. Altre richieste, che potrebbero ampliare la platea dei beneficiari, sono state: la modifica del periodo minimo di contributi necessari e l'inclusione dei periodi di contribuzione figurativa Naspi e Mobilità.

Inoltre dalla Commissione Lavoro è stato richiesta l'abolizione del requisito che richiede almeno 6 anni di lavoro continuativo in queste categorie, la ragione è semplice: in molti mestieri, si pensi ai cantieri edili, avere continuità di lavoro non è semplice. L’ultima novità in materia di riforma delle pensioni 2017 chiede di ricomprendere tra i mestieri considerati gravosi anche:

  • i lavoratori marittimi
  • quelli impiegati in attività di estrazione importazione, lavorazione, commercializzazione, trattamento e smaltimento dell’amianto
  • i lavoratori che svolgono il loro mestiere 'in altezza', per ulteriori specifiche è possibile consultare la tabella A allegata al decreto legislativo 11 agosto 1993, n. 374
  • tutti gli operai impiegati nel settore agricolo
  • gli Stuntman
  • i lavoratori impiegati in attività di stampaggio a caldo che manipolano l'acciaio ad alte temperature
  • tutti gli operatori socio sanitari
  • i pescatori che sono imbarcati a bordo, ricompresi nell’articolo 115 del codice della navigazione.

Precoci, continua il malcontento

I mestieri che continuano a fare discutere della prima lista di mestieri gravosi sono le maestre d'asilo nido e della scuola dell'infanzia, che secondo molti non meritano di essere considerati tali, e della seconda lista, se mai fosse approvata in Commissione Bilancio, non convincono gli Stuntman, che secondo molti non possono essere paragonati a quanti lavorano e non per scelta su turni o in linea.

Insomma la diatriba resta aperta, per i precoci il risultato raggiunto al momento è del tutto insufficiente e rischia solo di creare sottocategorie tra i lavoratori 'più fortunati' e quelli meno che riusciranno ad accedere alla quota 41 senza penalità.

Agli altri, chi non svolge un mestiere ricompreso in queste potenziali 19 categorie (11+8), chi non è invalido almeno al 74%, chi non assiste un parente disabile di primo grado, chi un lavoro ancora lo ha, non resterà che lavorare ancora 1 anno e 10 mesi se uomo e 10 mesi se donna. Una profonda ingiustizia, a detta dei più. Vada l'aiuto a chi è in condizioni di maggiore bisogno, dicono all'unisono sul web, ma dopo 41 anni si è tutti ugualmente usurati. Per il team di Nannicini, che ha risposto alle critiche di un lavoratore precoce che chiedeva spiegazioni sulla forte limitazione di platea, questo modo di concedere la Q41 era l'unico possibile, con le risorse a disposizione, per garantire l'equità sociale.

Nonostante le continue manifestazioni in piazza dei precoci, l'ultima il 12/11 a Torino e Palermo, pare ormai chiaro che la Q41 per tutti resterà un sogno, al più, se passeranno gli emendamenti, aumenterà la platea dei beneficiari.