Le ultime novità sulle Pensioni precoci e sulla Quota 41 al 13 novembre 2016 arrivano direttamente dagli emendamenti presentati alla legge di Stabilità 2017. Per i precoci che hanno manifestato a Torino e a Palermo ieri 12 novembre, non tutto potrebbe essere perduto. Che la quota 41 difficilmente possa diventare una misura strutturale e per tutti pare, ormai, cosa abbastanza chiara, ma quantomeno l'obiettivo degli emendamenti sarebbe quello di estendere il più possibile la platea dei lavoratori che potranno accedere alla quiescenza con Quota 41 senza alcuna decurtazione.
Vediamo i dettagli.
Pensioni precoci, buone notizie: ci saranno più beneficiari?
Tra gli emendamenti presentati, vi sono alcune richieste che accomunano APE gratuita e Quota 41, che permetterebbero l'estensione della platea dei possibili beneficiari delle due misure. È stata richiesta la diminuzione dei contributi da 36 a 35 anni, e poi l'ampliamento delle categorie che possono accedervi. Ricordiamo che al momento sono solo 11 i lavori che rientrano tra quelli gravosi, e molte sono state le critiche giunte dai precoci che si sono visti tagliati fuori dalla quota 41 perché non rientranti in queste categorie. Tuttavia, qualora fossero approvate le modifiche, per loro potrebbero aprirsi nuove chance.
Tra gli emendamenti, infatti, ce n'è anche uno che richiede l'estensione ad un numero maggiore di mestieri considerati gravosi. Da sottolineare anche la richiesta d'intervento sul requisito dello svolgimento in via continuativa, e per almeno 6 anni, dei lavori indicati come gravosi ed usuranti. La novità contenuta nell’emendamento in questione, si basa sul fatto che, in particolari attività gravose (si pensi al campo edilizio), sono frequenti interruzioni lavorative causate dalla chiusura di cantieri, e questo porterebbe all'esclusione di molti potenziali beneficiari nella prossima riforma pensioni 2017.
Quali i nuovi mestieri che potrebbero aggiungersi ai gravosi?
Oltre alle 11 categorie già inserite tra i mestieri gravosi come, ad esempio: gli operai edili, i macchinisti dei treni, i guidatori di mezzi pesanti, le maestre d'asilo nido e scuola d'infanzia, gli infermieri e le ostetriche che lavorano su turni, gli operatori ecologici e gli addetti allo smistamento rifiuti, ora si potrebbero aggiungere altre categorie.
Ecco nel dettaglio quelle proposte:
- Lavoratori marittimi.
- Soggetti che lavorano in attività di estrazione, importazione, lavorazione, utilizzazione, commercializzazione, trattamento e smaltimento dell'amianto.
- Lavoratori in altezza: per le specifiche, consultare tabella A allegata al decreto legislativo 11/08/1993.
- Operai agricoli.
- Stuntman.
- Operai addetti alle attività di stampaggio a caldo che manipolano soprattutto acciaio ad alte temperature.
- Operatori socio sanitari.
- Pescatori imbarcati a bordo, rientranti nell'art 115 del codice della navigazione.
Per molti precoci queste potrebbero non essere ancora misure sufficienti, perché in linea di massima confermerebbero le differenziazioni tra precoci di Serie A e B.
Tuttavia, aumentando la platea dei possibili beneficiari, qualche lavoratore in più dovrebbe finalmente poter raggiungere l'agognata pensione, usufruendo della quota 41.
Restiamo in attesa di ulteriori buone nuove per i precoci e per coloro che potranno usufruire dell'APE social, assegno pensionistico anticipato a costo zero. Vi terremo informati.