Spesso capita di etichettare ingiustamente qualcuno... Poi, se questo qualcuno è anche meridionale sembra tutto perfettamente coincidere. Questo spiega bene cosa ha sempre pensato l’opinione pubblica dei lavoratori meridionali: un ‘modello perfetto di fannullone per antonomasia’.
Dati confortanti per i Prof del Sud, peccato che molti di questi lavorano al Nord
Questa volta, però, i dati relativi ai comportamenti dei prof meridionali e ricavati dal famoso dossier Invalsi, smentiscono nettamente quello che ingiustamente si pensa, da sempre, su di loro.
Secondo talerapporto, gli insegnanti delle provincie italiane del ‘Sud’ sono diventati quelli che si assentano di meno, sia per assistere i propri familiari con gravi patologie (Legge 104) che per assistere loro stessi. Il dato in questione, ovviamente, si riferisce all'anno scolastico 2014/15 e con sorpresa sarà oggetto di ampie discussioni tra tutti gli insegnanti italiani.Qualcuno addirittura ha trovato spunto persino per polemizzare aspramente, contestando i dati che emergono dal rapporto appena pubblicato: le statistiche, infatti, si riferiscono alla dislocazione delle sedi scolastiche rispetto alla penisola italiana e non, viceversa, alla provenienza dei docenti che in esse vi lavorano.
Quindi, i più attenti, attribuirebbero il sorprendente dato solo ed esclusivamente alla massiccia presenza di docenti meridionali tra le cattedre delle scuole dell'Italia centro settentrionale. Sarà vero?
I dati del rapporto Invalsi: ‘gli insegnanti meridionali si ammalano di meno’
Dando una lettura attenta ai dati relativi al rapporto in oggetto e pubblicati in questi giorni, distinguendoli, poi, per ordine e grado scolastico, il dato è assolutamente sorprendente:
Scuola dell’infanzia e Primaria - I risultati che emergono dal famoso rapporto ci aiutano a capire alcune importanti dinamiche, in particolare: l’ordine scolastico che detiene il primato relativo ai bassi tassi di assenze per malattia è sicuramente la scuola dell’infanzia; la scuola primaria (ex elementare) detiene invece lo scettro delle assenze per quanto riguarda le scuole dislocate nell'Italia nord occidentale.
Le regioni Lombardia, Liguria e Piemonte possiedono, stranamente, un tasso di assenza per malattiapari al 5,5%. Qualcosa in più rispetto a quello registrato dai lavoratori delle localitàscolastiche collocate nell'Italia nord orientale e centrale (5,2%). Tutte le regioni meridionali fanno registrare, sorprendentemente, un tasso di assenteismo pari al 4,7%, un vero e proprio record positivo, mai registrato in precedenza.
Scuola Secondaria di Primo Grado (ex Scuola Media) - Per quanto riguarda la scuola secondaria di primo grado i professori meridionali, ancora una volta, sono meno assenteisti dei colleghi del Centro e del Nord Italia. Ma vediamo nel dettaglio i risultati: al primo posto di questa interessante classifica troviamo gli insegnanti delle scuole dislocate al centro Italia (6,2%); seguono i Prof delle scuole del Nord con il 5,7% e, in coda, riconfermando la loro vocazione alla presenza a scuola, i docenti delle istituzioni scolastiche del Meridione, con un tasso di assenze, pari al 5,3%.
Scuola secondarie di secondo grado (ex Scuola Superiore) – In questo caso la tendenza virtuosa dei docenti meridionali rispetto ai colleghi centro settentrionali non emerge apertamente, ma tra i dati del dossier Invalsi, si pone l'attenzione più sulledifferenze tra i comportamenti dei docenti tra i vari indirizzi scolastici, in particolare:le statistiche parlano dei docenti degli Istituti Tecnici al primo posto nelle presenze a scuola, con un tasso di assenza pari al 4,9%, rispetto ai loro colleghi che insegnano nei Licei, i quali sono assenti più dei primi nel 6,2% dei casi. Il tasso di assenza per malattia, infine, si mantiene fermo al 5,1% per gli insegnanti che lavorano negli Istituti Professionali.