I dirigenti scolastici saranno chiamati a seguire personalmente le operazioni inerenti al pagamento degli emolumenti spettanti ai docenti assunti per supplenze brevi e saltuarie, al fine di garantire l'erogazione di quanto dovuto.

Lo stabilisce la circolare ministeriale N. 16294, emessa il 28 ottobre scorso, attraverso la quale si sottolinea come i dirigenti scolastici dovranno anche accertarsi che gli stipendi dovuti ai supplenti annuali e ai supplenti temporanei fino al termine delle attività didattiche, assunti entro il 31 dicembre, non vengano inseriti nel sistema informatico imputandoli alle supplenze brevi e saltuarie.

Ultime news scuola, 1 novembre 2016: circolare Miur su pagamento emolumenti ai supplenti

Tale accertamento è molto importante in quanto i fondi destinati al pagamento delle supplenze brevi e saltuarie sono particolarmente limitati e il Ministero, nel caso in cui tutto ciò avvenga, sarebbe costretto ad intervenire attraverso emissioni straordinarie.

Nel caso in cui i dirigenti scolastici non esercitino tale vigilanza e dovessero incappare in eventuali errori, essi saranno ritenuti responsabili del loro operato secondo quanto previsto dal decreto legislativo 165/2001 (articolo 21). Tale negligenza, inoltre, andrà ad incidere anche ai fini della loro valutazione.

Dirigenti scolastici sanzionabili per gli errori: inadempimenti e ritardi peseranno sulla valutazione

Le suddette disposizioni generali si riconducono al decreto legge N, 42 del 20 marzo 2016, attraverso il quale si è voluto tutelare il tempestivo versamento degli emolumenti spettanti ai docenti assunti per supplenze brevi e saltuarie, emolumenti, che, come ben sappiamo, hanno subito forti e vergognosi ritardi nella loro erogazione in tempi recenti.

Come ha sottolineato il quotidiano 'Italia Oggi', la definizione di 'supplenza breve e saltuaria', comunemente utilizzata, non viene menzionata in alcun provvedimento legislativo o regolamentare e tutto ciò ha creato qualche problema di interpretazione. Se prima dell'entrata in vigore del decreto N. 42 venivano indicate come 'supplenze temporanee', si è creata una certa confusione con le supplenze fino al 30 giugno, altrimenti definite come 'supplenze temporanee sino al termine delle attività didattiche'.

Da qui la confusione che ha suggerito l'intervento dell'amministrazione centrale che ha inteso responsabilizzare i dirigenti scolastici in modo che le segreterie svolgano il proprio lavoro 'correttamente'.