A febbraio 2017 le Pensioni degli italiani rischiano la decurtazione per effetto della mancata rivalutazione degli assegni. Ciò sarà dovuto al fatto che, per il secondo anno di seguito, l'andamento dei prezzi è stato pari a zero, annullando i possibili aumenti degli assegni di pensione. Pertanto, se non dovesse esserci un intervento del Governo Gentiloni, c'è la possibilità che le pensioni subiscano un taglio una tantum nel mese prossimo, pari allo 0,1%. Tale percentuale si riferisce all'anno 2015 e deriva dalla sottrazione tra la stima dell'indice dei prezzi dello 0,3 per cento di inizio di due anni fa, con il reale andamento calcolato alla fine dell'anno che è stato dello 0,2 per cento.

Pensioni febbraio 2017: ecco quanto si perde nell'assegno

Il possibile taglio delle pensioni nel mese di febbraio è riportato sul quotidiano Il Messaggero che riprende la denuncia della Spi Cgil. Secondo il sindacato, infatti, la questione sarebbe potuta essere risolta nel decreto Milleproroghe della fine del 2016. La sigla sindacale calcola anche quale sarà il taglio della pensione a seconda dell'ammontare dell'assegno: dalle simulazioni, infatti, risulta che la decurtazione sarà di 6 euro e cinquanta centesimi per le pensioni minime e di 13 euro per le pensioni che arrivano a mille euro. Il taglio arriverà fino a venti euro per le pensioni di tre volte il minimo, ovvero per gli assegni lordi fino a 1.400 euro e a 28 euro per le pensioni di tremila euro mensili lordi.

Quali pensioni saranno tagliate di più per il mancato adeguamento all'inflazione?

E' necessario ricordare che la decurtazione in arrivo sulle pensioni scende di percentuale all'aumentare dell'importo delle pensioni. Chi percepisce una pensione tra le 3 e le 4 volte il minimo, infatti, avrà una trattenuta dello 0,95 per cento da moltiplicare per 13 mensilità.

La decurtazione delle pensioni inciderà, pertanto, sugli assegni bassi e su quelli fino a mille euro. Nello scorso anno, all'interno della legge di Stabilità 2016, il governo intervenne per neutralizzare il taglio della mancata perequazione al costo della vita delle pensioni. Nella legge di Bilancio 2017, invece, non c'è stato alcun intervento. Pertanto la Spi Cgil si appella al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, affinché intervenga con urgenza per evitare di penalizzare le pensioni di milioni di italiani.