Dopo l’approvazione, durante i lavori del Consiglio dei Ministri di sabato 14 gennaio 2017, delle famose deleghe sulla Legge 107/15 definita ‘Buona Scuola’, iniziano i primi commenti dei sindacati. Anief, a proposito della delega sul sostegno, prende posizione circa alcune modifiche sostanziali che dovrebbero essere introdotte in sede di Conferenza Unificata, modifiche necessari a migliorare la bozza di delega presentata ieri e ad ottenere il successivo parere da parte delle Commissioni parlamentari di competenza.

Le critiche e le proposte di Anief sul nuovo profilo di insegnante di sostegno

A proposito della riforma sul Sostegno, l’Anief rimane abbastanza critica in relazione al percorso proposto, in sede di approvazione del CdM, su questo determinato argomento. La maggiore perplessità evidenziata dal sindacato di Marcello Pacifico è dovuta alla separazione netta tra il classico profilo professionale di insegnante e quello eccessivamente specialistico dello stesso, definito dall’Anief con l’appellativo ‘medicalizzante’, quasi a voler sottolineare l’inadeguatezza di una figura professionale eccessivamente distante dall’attività formativa che ogni docente dovrebbe possedere.

In buona sostanza, il Presidente Pacifico esprime la sua profonda perplessità che sfocia in preoccupazione in relazione all’estrema volontà di ‘distorcere’ il classico profilo professionale, insito in ogni formatore, con quello previsto o presunto di provetto medico o infermiere.

Questa soluzione, potrebbe comportare un’improponibile sostituzione rispetto alle attuali mansioni che gli insegnanti di sostegno oggi svolgono. Per Pacifico, infatti, un insegnante di sostegno dovrebbe essere capace di aiutare e coadiuvare l’alunno ‘disabile’ a fare fronte ai suoi bisogni educativi e ai conseguenziali disturbi specifici del suo apprendimento, soprattutto dal punto di vista didattico e non esclusivamente o prevalentemente da quello medico - psicologico.

No al vincolo decennale e deroghe sugli organici di fatto e di diritto

Un altro aspetto di cui l’Anief ha evidenziato sin da sempre il suo dissenso è legato al vincolo decennale del nuovo profilo di insegnate di sostegno, vincolo che scatterebbe dal momento della sua immissione in ruolo. A detta di Marcello Pacifico, anche in questo caso le modifiche da apportare in sede di Commissione potrebbero migliorare questa scelta estremamente vincolante per gli insegnanti, i quali li relegherebbero per troppo tempo in quel medesimo status.

La terza ed ultima criticità evidenziata dall’Anief è legata alla questione della trasformazione immediata di quasi 40.000 posti, attualmente in organico di fatto che, attraverso le opportune deroghe, dovrebbero e potrebbero trasformarsi automaticamente in posti in organico di diritto; quelle stesse cattedre, a partire dal prossimo anno scolastico, diverrebbero effettivamente disponibili per essere ricoperti da molti insegnanti che attualmente sono 'parcheggiati', loro malgrado, nelle loro rispettiva ‘graduatorie di precarietà’.

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