Mentre la maggioranza di lavoratori attende con ansia l'emanazione dei decreti attuativi su Ape e Quota 41, la Commissione Bilancio al Senato è tuttora a lavoro su alcuni disegni di legge che dovrebbero riguardare i lavoratori che durante la loro attività lavorativa hanno assistito familiari con disabilità grave.

Ape Sociale e Quota 41 per i caregivers

Si tratta dei cosiddetti caregivers per i quali la Legge di Bilancio entrata in vigore lo scorso primo gennaio, prevede l'anticipo pensionistico attraverso l'Ape Sociale o mediante il meccanismo di Quota 41.

Due misure parziali e molto complesse sulle quali si attendono i Dpcm che consentirebbero il loro decollo previsto per il primo maggio 2017. L'Ape sociale, infatti, è un beneficio consistente in una pensione fino ad un massimo di 1.500 euro lordi mensili erogato dallo Stato a partire dai 63 anni di erà anagrafica e 30 anni di contributi fino al raggiungimento dei requisiti richiesti per la pensione di vecchiaia. I caregivers, tuttavia, dovranno rispettare tali condizioni: assistere da almeno 6 mesi il coniuge o il parente di primo grado convivente che sia affetto da handicap grave. Nella misura sono inclusi anche gli invalidi con una percentuale di disabilità pari o superiore al 74%.

Cosa assai diversa per il meccanismo di Quota 41 che, invece, richiede il versamento di almeno 41 anni di contributi senza tenere in considerazione l'età anagrafica ma a condizione che il lavoratore abbia iniziato a lavorare almeno 12 mesi prima del compimento del 19 esimo anno di età.

Nuove proposte in Commissione Bilancio al Senato

La Commissione Bilancio al Senato, intanto, sta lavorando su ulteriori disegni di legge a favore dei caregivers che possano concedere loro alcune agevolazioni anche di tipo previdenziale. Un decreto, per esempio, prevede il riconoscimento dei contributi figurativi per i periodi in cui il lavoratore assiste il proprio familiare portatore di handicap.

L'altra proposta, invece, riguarderebbe la conciliazione tra le attività di assistenza e il lavoro svolto dal caregivers. Sono queste le novità che potrebbero essere introdotte prossimamente e sulle quali sta lavorando il Senato in attesa del varo dei decreti attuativi.