Via libera ai decreti attuativi della Buona Scuola da parte del Consiglio dei ministri. Nella giornata di ieri, venerdì 7 aprile 2017, la svolta per quanto riguarda la riforma scolastica. Diverse le novità previste: dall'ammissione all'esame di maturità anche con un voto inferiore alla sufficienza, al rafforzamento del welfare scolastico per arrivare alla tematica dell'accesso all'insegnamento al termine di una formazione triennale. Il mondo della scuola inizia a cambiare e, nei paragrafi successivi, vedremo nei dettagli quali sono le principali novità introdotte dai decreti legislativi attuativi.

Esame di maturità, come cambia

Per quanto riguarda l'esame di maturità resta la regola inizialmente prevista dell'ammissione legata alla sufficienza in tutte le materie. Quindi voto 6 pena l'esclusione dall'esame di Stato ma, ed è questa la novità introdotta dai decreti attuativi, è fatta salva l'eccezione di ammettere agli esami anche gli studenti che abbiano riportato un solo voto inferiore al 6: si tratta però di una possibilità riconosciuta al Consiglio di classe che deve anche provvedere a motivarla in maniera adeguata. Ovviamente il discorso non si applica al voto della condotta che, se insufficiente, comporta l'esclusione dalla maturità. Caratteristiche della nuova maturità:

  • Esame di Stato su tre prove: due scritte ed una orale
  • Alternanza Scuola-Lavoro requisiti indispensabile per l'ammissione
  • Prova nazionale invalsi: altro requisito per l'ammissione
  • Voto in centesimi ma cambiano i crediti dell'ultimo triennio: fino a 20 punti per le tre prove d'esame, fino a 40 punti per i crediti scolastici.

Accesso all'insegnamento e FIT, tutte le novità

La Buona Scuola prevede nuovi modelli di formazione e reclutamento: in sostanza sono state introdotte nuove previsioni per l'accesso all'insegnamento a scuola secondaria sia di I grado che di II grado.

I concorsi, che si svolgeranno ogni due anni, saranno aperti alle persone in possesso del titolo di laurea purché abbiano ottenuto 24 CFU (crediti di formazione universitaria) in settori specifici quali la metodologia didattica o quello pedagogico. Il primo concorso è previsto nel 2018 e i candidati che lo superano vengono inseriti in un percorso di formazione e tirocinio (FIT) della durata di tre anni con tanto di retribuzione anche in questa fase di formazione.

Una volta concluso il percorso, in caso di valutazione positiva, il docente diventerà di ruolo.

Docenti di sostegno, cosa cambia

Anche per diventare docente di sostegno dell'infanzia e della primaria il percorso cambia: adesso è previsto un corso di specializzazione successivo al conseguimento della laurea in Scienze della formazione.

La novità introdotta dai decreti attuativi interessa anche l'obbligo di prendere in considerazione la presenza di alunni che abbiano una disabilità motoria o psichica ai fini dell'assegnazione del personale ATA all'interno delle istituzioni scolastiche. Per quanto riguarda più nello specifico la scuola dell'infanzia per la prima volta viene previsto un fondo specifico per l'erogazione di risorse agli Enti locali finalizzato a creare un Sistema integrato di educazione che parta dalla nascita ed arriva fino al compimento del sesto anno di età.

Welfare scolastico, nuovo strumenti in arrivo

Per garantire l'accesso al diritto allo studio a tutte le classi sociali, la Buona Scuola ha inteso introdurre nuovi sistemi di finanziamento appunto per implementare il welfare studentesco.

Il tutto avverrà attraverso la copertura di borse di studio, il recupero di materiale didattico ma anche attraverso l'acquisto, ad opera degli istituti, di libri anche in formato digitale. Contestualmente, la manovra del Governo ha inteso rafforzare anche lo strumento della 'Carta dello studente' già messa a disposizione.