Nuovi cambiamenti per l'esame di maturità a partire dal 2018. E' quanto sta emergendo dalla mediazione attualmente in corso tra il ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e la maggioranza di governo in vista della revisione del decreto legislativo sulla valutazione. E' stata quindi esclusa l'introduzione delle novità già a partire dalla maturità di giugno 2017. Gli elementi di novità interessano in particolare il numero delle prove scritte che dovranno sostenere gli studenti e il limite minimo di votazione: voto 6 in tutte le materie.

Per quest'ultimo aspetto si è quindi compiuto un passo indietro dopo le osservazioni delle commissioni parlamentari. Infatti, stando ai contenuti della prima versione del provvedimento, si sarebbe dovuta prevedere una votazione media, tra tutte le materie, non inferiore a sei decimi.

Requisiti per essere ammessi all'esame di maturità

Come anticipato nel paragrafo precedente, la linea che MIUR e maggioranza stanno seguendo è quella della sufficienza in tutte le materie. In questo modo si mette quindi da parte la 'media del 6' e si evita il rischio di ricorrere al sistema finalizzato ad 'arrotondare' i voti negli scrutini finali per consentire agli studenti di raggiungere appunto la media minima.

Elenchiamo di seguito, in base alle recenti novità di cui si sta ancora discutendo, quali sono i requisiti da soddisfare per essere ammessi all'esame di maturità.

  • Voto 6 in tutte le materie
  • Svolgimento delle attività previste dai progetti di alternanza Scuola-lavoro
  • Certificazione delle attività svolte con le prove Invalsi

Prove scritte e orali, come cambia la maturità 2018

Oltre al voto 6 in tutte le discipline, l'altra novità relativa agli Esami di Stato riguarda la riduzione delle prove scritte.

Il mondo della scuola in sostanza fa registrare dei piccoli cambiamenti. Si passa dalle attuali quattro prove totali, di cui tre prove scritte e una orale, alle prossime tre prove di cui due scritte ed una orale che si sviluppa nella forma del colloquio. In pratica viene tolta la terza prova scritta, ossia il cosiddetto 'quizzone'.

Dal 2018 quindi la maturità sarà composta in questo modo:

  • Prova scritta nazionale che mira a valutare la padronanza della lingua italiana
  • Seconda prova scritta che verrà effettuate sulle materie che caratterizzano gli individuali indirizzi di studio
  • Prova orale, o colloquio, per testare le competenze di ciascuno studente e le sue capacità argomentative

Valutazione in centesimi, più peso ai crediti

Il voto finale della maturità viene espresso in centesimi e lo sarà anche dopo le novità introdotte per il 2018. A cambiare però è il 'peso' che viene attribuito al percorso scolastico effettuato nell'ultimo triennio. In sostanza il credito scolastico potrà arrivare anche ad una valutazione massima di 40/100 al cospetto dei 25 punti massimi previsti attualmente. Le due prove scritte incideranno fino a 20 punti ognuna, rispetto ai 15 punti attuali, mentre il colloquio avrà un peso di altri 20 punti rispetto ai 40 attuali.