Con l'approvazione definitiva della riforma della Pubblica Amministrazione 2017 del ministro Madia, si aprirà ufficialmente nei prossimi giorni la stagione negoziale tra il Governo Gentiloni e i sindacati sul rinnovo dei contratti degli statali e sugli aumenti degli stipendi. Tuttavia, secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore di oggi, 29 maggio, sono vari gli ostacoli da superare per arrivare ai nuovi contratti statali: le risorse e come redistribuirle, i tempi dei rinnovi contrattuali e la riforma dei nuovi comparti della Pubblica amministrazione.

A breve, dunque, il ministro per la Funzione Pubblica, Madia, invierà all'Aran l'atto di indirizzo di riforma della Pubblica amministrazione sulla quale dovranno portare avanti le trattative con i sindacati.

Contratti statali e riforma Pubblica amministrazione 2017: risorse per gli aumenti degli stipendi

Con la riorma della Pubblica amministrazione, dunque, il primo nodo riguarda il reperimento delle risorse per rinnovare i contratti e aumentare gli stipendi degli statali. La base di partenza saranno gli 85 euro mensili promessi dal Governo con l'accordo di sei mesi fa: servono ulteriori 1,2 miliardi di euro da reperire dal bilancio statale (da iscrivere nella legge di Bilancio 2018 in discussione dal prossimo autunno) e altrettanti dalle economie delle regioni e dai fondi sanitari e degli enti locali.

Novità del giorno come sottolineato dal quotidiano economico è il calendario dei rinnovi dei contratti statali: infatti, i nuovi contratti dovranno abbracciare tutto il triennio 2016-2018, ma la copertura delle risorse ariverà solo dal 2018 con i fondi stanziati dal Governo e dagli enti locali. Pertanto, la direttiva all'esame della Ragineria generale dello Stato dovrà riprendere l'indirizzo tracciato dall'ultimo Def, inclusivo dell'accordo di fine novembre 2016, anche se nelle tabelle dell'ultimo Documento economico non vengono calcolati gli effetti degli aumenti degli stipendi degli statali. Con il sì della Ragioneria sulle risorse, si potrà portare avanti la trattativa all'Aran.

Novità aumenti degli stipendi statali e riforma Pa: quanto in più in busta paga per il 2016, 2017 e 2018?

Al momento, secondo quanto scrive il quotidiano economico sulla riforma della Pubblica amministrazione, gli aumenti degli stipendi con i nuovi contratti degli statali del 2017 possono essere quantificati nei seguenti importi già decisi dalle precedenti manovre: dopo l'attesa di 8 anni, per il 2016 non si va oltre ai 10 euro mensili medi, per l'anno in corso meno di 40 euro e solo dal 2018 gli aumenti attesi saranno di 85 euro. Trattandosi di aumenti medi, si pone anche il problema della distribuzione della distribuzione delle risorse degli statali: seguendo quanto più volte affermato da Madia si procederàcon gli aumenti degli stipendi delle fasce meno elevate, sulla base della piramide rovesciata dei redditi.