Le ultime notizie sulla riforma pensioni, ad oggi, lunedì 31 luglio 2017, sono relative al nuovo attacco lanciato dal segretario nazionale Matteo Salvini al presidente dell'Inps, Tito Boeri, in merito alla questione migranti. Parleremo, inoltre, della proposta avanzata da Confals a favore dell'introduzione della Quota 100 per sostituire la Legge Fornero.
Pensioni, notizie oggi 31 luglio 2017: Salvini contro Boeri sulla questione migranti
Il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, si è scagliato contro il presidente dell'Inps, Tito Boeri, a proposito delle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dove si affermava che gli immigrati regolari rivestono un'importanza fondamentale per la tenuta del sistema pensionistico italiano: in quell'occasione, Boeri sottolineò come i migranti versino ogni anno 8 miliardi di contributi, ricevendone solamente tre, con le casse dell'Inps che possono sorridere di fronte al saldo positivo di circa cinque miliardi di euro.
Salvini, dopo il vergognoso episodio avvenuto a Siena dove un migrante (in attesa di espulsione) ha ferito gravemente un autista di autobus di linea, ha attaccato nuovamente Boeri, affermando ironicamente: 'Che brava persona, voleva pagarci la pensione'.
Ultime notizie pensioni ad oggi 31 luglio 2017: rilancio Quota 100 al posto della Legge Fornero
In merito alla riforma Pensioni, c'è da segnalare l'iniziativa della Confals a favore dell'introduzione della cosiddetta Quota 100, una misura che preveda un minimo di 62 anni di età anagrafica e 35 anni di contributi versati. Nel disegno di legge popolare si vorrebbero includere alcuni paletti come il limite a 67 anni che, nel caso di lavori usuranti, scenderebbe invece a quota 62 con una soglia massima di contributi pari a 40 anni.
L'obiettivo, naturalmente, è quello di sostituire la Legge Fornero con un meccanismo che, però, non preveda penalizzazioni e che soprattutto possa evitare di arrivare sino ai 70 anni. La Confals, all'interno del proprio ddl, ha pensato anche alla situazione che riguarda le donne: l'idea è quella di instaurare dei periodi di non lavoro, durante la maternità, recuperabili successivamente in aggiunta all'età pensionabile, il tutto su base volontaria.
Il sindacato, inoltre, ritiene che l'Ape non possa rappresentare una efficace risposta al bisogno di flessibilità del sistema pensionistico italiano: l'Ape sociale, infatti, ha escluso diverse categorie di lavoratori che meriterebbero di essere, comunque, tutelate; l'Ape volontaria, invece, pur di avere una pensione anticipata, chiede di pagare.
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