L'annuncio della possibilità di un maxi concorso volto a favorire l'assunzione di personale più giovane, è stato dato direttamente dal sottosegretario al Ministero della Semplificazione e Pubblica Amministrazione, Angelo Rughetti, durante il suo intervento in occasione della Festa dell'Unità, svoltasi a Roma.
Come confermato dal Ministro Marianna madia, il Governo è attualmente impegnato nello studio di un bando unico triennale per la sostituzione di circa 500 mila dipendenti della Pubblica Amministrazione. Secondo i pronostici, infatti, nei prossimi quattro anni questo sarà il numero dei dipendenti pubblici uscenti, i quali dovranno essere tempestivamente sostituiti.
Il Governo dunque, mira ad effettuare un'analisi del fabbisogni e delle figure professionali necessarie nelle amministrazioni centrali - quali Ministeri, Inps, Inail -, in modo tale da andare ad anticipare le uscite.
Tentativo di favorire le assunzioni dei giovani
L'obiettivo principale del Governo è quello di effettuare un ricambio generazionale della Pubblica Amministrazione: secondo i dati raccolti dall'Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale della Pubblica Amministrazione) nell'ultima ricerca condotta nel 2015, meno del 3% degli impiegati pubblici ha meno di trent'anni. L'età media dei dipendenti della PA si aggira infatti intorno ai cinquant'anni.
L'intenzione del Governo è principalmente quella di andare ad abbassare l'età media dei dipendenti, favorendo l'assunzione di un numero maggiore di giovani: tutto questo sarà possibile anche grazie al Decreto legislativo del Ministro Madia, con cui sono state apportate delle modifiche al Testo Unico del Pubblico Impiego.
Tra le modifiche apportate, bisogna sicuramente considerare l'eliminazione del criterio del "turnover" (ingresso di nuovi impiegati in sostituzione di quelli andati in pensione), in vantaggio del criterio della sostenibilità finanziaria di lungo periodo.
Come ha sottolineato anche il Sottosegretario Rughetti, infatti, attualmente è necessario effettuare un'analisi dei fabbisogni, cioè stabilire, insieme ai datori di lavoro pubblici, se all'Italia servono medici, informatici, progettisti o ingegneri.
Nelle varie procedure di reclutamento saranno valorizzati i candidati che hanno già avuto, in passato, rapporti di lavoro flessibili con la PA e che abbiano un'adeguata conoscenza delle lingue straniere, soprattutto dell'inglese.