Più di 8 milioni e mezzo di studenti al rientro nelle scuole statali e paritarie troveranno molte novità, a partire dall'esame di terza media, il liceo breve ed i vaccini obbligatori. Anche gli insegnanti si troveranno a dover fare i conti con le supplenze e le cattedre vacanti e per il nuovo anno: secondo quanto dichiarato dai sindacati, vi saranno più di 100.000 supplenti in tutte le aule. Cattedre vuote anche per quel che riguarda i presidi, ma fino al prossimo anno non sarà possibile assumere nuovi dirigenti scolastici.

Scuola e vaccini obbligatori

Il tanto discusso piano vaccini debutta definitivamente nonostante le contestazioni. Le vaccinazioni obbligatorie per bambini e ragazzi fino a 16 anni sono diventate 10 e non farle comporterà l'esclusione dagli asili. Chi non si vaccina non potrà essere escluso dalle elementari, dalle medie e dalle scuole superiori e il controllo dovrà essere fatto dagli istituti. Entro 10 giorni il preside dovrà segnalare all'azienda sanitaria competente eventuali bambini non vaccinati in maniera che i genitori adempiano all'obbligo, pena l'esclusione, ma solamente dagli asili e non dalle scuole di grado più elevato.

Nuovo esame di terza media e liceo breve

Il prossimo esame di terza media sarà diverso e verrà ridotto per dare più valore all'intero percorso scolastico.

Le prove previste scendono a tre: una di matematica, una di italiano e una di lingue straniere. La prova nazionale standardizzata del test Invalsi rimarrà, ma verrà fatta durante l'anno scolastico e non più all'esame; per la prima volta questa prova riguarderà italiano, matematica ed anche la lingua inglese. Per adeguarsi ai tanti stranieri immigrati, all'esame di terza media vi sarà anche un colloquio per accertare altre competenze comprese quelle di cittadinanza.

È partita la sperimentazione delle scuole superiori ridotte a 4 anni anziché 5. Fino ad oggi sono stati solamente 12 gli istituti che hanno aderito ai progetti varati dal Ministero dell'Istruzione, ma da ora in poi anche i licei e gli istituti tecnici dovranno sottostare ad una nuova sperimentazione nazionale. Dal primo al 30 settembre 2017 dovranno fare domanda presso il Ministero e dall'anno scolastico 2018/2019 saranno 100 le classi che sperimenteranno il percorso scolastico superiore ridotto a 4 anni.

Alla candidatura potrà partecipare una classe per istituto sia statale che paritario e la richiesta verrà valutata da una commissione tecnica che deciderà chi ammettere entro febbraio 2018.

Record negativo assunzioni insegnanti e presidi 2017/2018

Anche nell'anno scolastico 2017/2018 vi saranno più di 100.000 supplenti in tutte le aule scolastiche. Mancano soprattutto docenti fissi di matematica e di lingue, in particolare al Nord Italia. Ad agosto sono state annunciate 52mila assunzioni ma ne sono state fatte solamente 30mila. Ai docenti mancanti vanno aggiunti 15mila cattedre di diritto che dovranno diventare effettive, ma non sono ancora state autorizzate dal Ministero. Anche la situazione dei presidi non è felice, il bando di concorso per 2.000 posti da dirigente scolastico non è stato ancora pubblicato e fino all'anno 2018/2019 non sarà possibile coprire tutti i posti mancanti. Sembra che il prossimo anno scolastico vedrà un nuovo record di dirigenti scolastici mancanti e saranno più di 1.700 gli istituti assegnati ad un preside non di ruolo.