L’anno scolastico 2017/2018 sta per cominciare ma non tutte le operazioni necessarie al corretto inizio delle lezioni sono state completate. Infatti in tantissime province d’Italia, soprattutto del Nord, mancano docenti di ruolo. Neanche le recenti immissioni in ruolo sono riuscite a coprire tutti i posti necessari. Per questo i dirigenti scolastici dovranno ricorrere alle graduatorie di istituto per poter assicurare che tutti i posti degli insegnanti siano assegnati adeguatamente. L’allarme è inerente soprattutto alle cattedre di sostegno che, anche quest’anno, a conclusione di tutte le operazioni riguardanti i docenti specializzati, saranno assegnate tramite graduatorie incrociate.
In pratica una volta assegnati i posti ai docenti specializzati su sostegno, e ai docenti di sostegno di II e III fascia i dirigenti scolastici dovranno ricorrere al sistema delle graduatorie incrociate che permetterà anche ai docenti di altre materie (come italiano, matematica, ecc.) di essere convocati sul sostegno. In particolare questa mattina, 12 settembre 2017, durante la trasmissione ‘Uno Mattina’ il Ministro Valeria Fedeli ha parlato della mancanza di docenti di sostegno ed ha ricordato che da Marzo sono stati autorizzati i corsi per la specializzazione di nuovi docenti.
Ecco tutte le news riguardanti le cattedre di sostegno
Inoltre il Ministro ha assicurato che tutte le cattedre saranno ricoperte per tempo.
Purtroppo, però, in molte province d’Italia l’anno scolastico è già cominciato o comunque comincerà entro questa settimane. Ma le graduatorie di istituto di seconda e terza fascia, che servono a ricoprire i posti vuoti destinati a supplenza, sono ancora provvisorie e aspettano di diventare definitive, a fronte dei 10mila posti di sostegno ancora vacanti.
Per questo in molte scuole le convocazioni stanno avvenendo attingendo dalle graduatorie degli anni passati oppure fino ad avente diritto. Situazione che, anche quest’anno, sta causando il classico via vai di supplenti che a volte finiscono per restare nelle classi solo pochissimi giorni. Proprio oggi è stato lanciato un allarme dai sindacati della provincia di Venezia dopo la conclusione delle nomine.
Secondo quanto riporta il giornale “Gazzettino Veneziamestre”, solo nella provincia di Venezia ci sono ancora 508 i posti rimasti vacanti, metà dei quali proprio sostegno. Secondo i sindacati non saranno sufficienti neanche le graduatorie d’istituto per coprire tutte le cattedre, e quindi sarà necessario ricorrere alla messa a disposizione. Ma Venezia non è l’unica provincia in cui mancano insegnanti, solo poche settimane fa abbiamo trattato l’argomento dell’allarme sul sostegno che riguarda anche le province di Mantova, Milano, Torino e tante altre province del Nord Italia.