Quanti contribuenti potranno ancora andare in pensione anticipata tra la fine del 2017 ed il 2018 con l'uscita garantita dalla quota 64 e con opzione donna? Le due misure rimangono ancora in piedi, anche se le attenzioni di questo ultimo trimestre del 2017 si stanno concentrando sulla possibilità di uscita con le Pensioni anticipate dell'Ape sociale e con l'anticipo pensionistico volontario, atteso per gli inizi del prossimo anno.
Per quanto riguarda l'Ape sociale, già al debutto nel 2017, nella bozza della legge di Stabilità 2018 sono previsti dei ritocchi per allargare la platea dei lavoratori beneficiari. In primo luogo saranno favoriti i lavoratori con contratti a termine e le donne. L'Ape "Rosa" per le donne, così come è stata ribattezzata, costituirà un'alternativa alla domanda di uscita anticipata con opzione donna sulla quale vi è incertezza sulla proroga. Ultimi posti, secondo quanto scrive Il Messaggero, sulla possibilità di uscita con quota 64, ma anche in questo caso i vincoli sono molteplici.
Ultime notizie ad oggi su pensioni anticipate con Ape social, donne e precari
Le pensioni anticipate delle donne nel 2018 con uscita Ape social saranno favorite dagli sconti dei contributi richiesti. Infatti, nella legge di Stabilità 2018 è previsto un bonus di mezzo anno di contributi per ogni figlio, fino ad un massimo di quattro figli. I bonus abbassano, pertanto, i requisiti richiesti per le pensioni anticipate fino a 34 o a 28 anni, a seconda dei requisiti per i quali si richiede l'uscita anticipata. Per i precari, invece, è prevista l'uscita con Ape social purché negli ultimi 3 anni abbiano lavorato almeno per la metà con contratti a termine. Le due misure di fine 2017 cercheranno di aumentare il numero delle uscite con Ape social e garantire più flessibilità dell'Inps in merito ai requisiti di accesso.
Pensione anticipata 2017 con adeguamento età uscita dal 2019
Di certo, le misure di pensione anticipate con Ape arrivano in un periodo nel quale l'uscita anticipata diventerà sempre più difficile a causa degli adeguamenti dell'età e dei contributi necessari. Infatti, con i 5 mesi di aumento previsti dal 2019, sia per le pensioni anticipate che per la pensione di vecchiaia, occorreranno 43 anni e 3 mesi di versamenti (per le donne permangono i 12 mesi in meno rispetto agli uomini). Le pensioni di vecchiaia, invece, potrebbero aumentare fino ai 67 anni. Rispetto ai 63 anni necessari per l'accesso alla pensione anticipata Ape (social e volontaria), dunque, aumenterebbe il periodo di anticipo rispetto alla pensione di vecchiaia e il prestito pensionistico si inizierebbe a pagare per venti anni a partire dai 67 anni.
Ultime uscita pensioni anticipate con opzione donna e quota 64
In tema di pensioni anticipate, poi, sono da ricomprendersi due misure che volgono all'esaurimento. A meno di proroghe, infatti, opzione donna e quota 64 come disposizione eccezionale della legge Fornero, hanno ancora finestre aperte, ma per pochi beneficiari. Nel caso di pensione con opzione donna, le ultime uscite delle donne autonome con 58 anni e 7 mesi compiuti nel 2016 sono previste per febbraio del 2018. Le dipendenti (requisito anagrafico di 57 anni e sette mesi), invece, hanno visto chiudersi le finestre di uscita già nel corso del 2017. Entro fine anno, inoltre, si chiuderà anche la finestra di uscita per la pensione anticipata con quota 64 in deroga alla riforma Fornero per i contrbuenti che, nel corso del 2012, avevano maturato i requisiti della pensione.
In tal caso, la pensione anticipata a 64 anni e 7 mesi (per l'aumento della speranza di vita) spetta ai contribuenti provenienti dal settore privato che abbiano contributi pari a trentacinque anni entro la fine del 2012. Oppure, in alternativa, è necessaria la quota 96, sempre entro il 2012. Per le donne, invece, è sufficiente l'età di 60 anni e 20 di contributi entro il 2012 per l'uscita con la pensione di vecchiaia.