Le speranze dei contribuenti italiani di uscita con le Pensioni anticipate sarà sempre più indirizzata verso l'anticipo pensionistico Ape. La bozza della legge di Bilancio 2018, con le ultime novità in tema di pensioni, arriverà in Parlamento durante questa settimana: i provvedimenti previdenziali saranno volti ad allargare la platea dei contribuenti che potranno uscire sia con la pensione anticipata a costo zero (Ape sociale) che con quella volontaria, ma a pagamento. In entrambi i casi le pensioni anticipate partono dai 63 anni di età, qualche anno in meno rispetto alla pensione di vecchiaia destinata a salire dal 2019.
L'obiettivo è anche quello di assicurare l'uscita alle categorie più deboli, donne e lavoratori impiegati mansioni pesanti in primo luogo. Ma anche dei precari che hanno lavorato negli ultimi 3 anni con contratti a termine per un totale di almeno 18 mesi.
Pensione anticipata 2017: ultime novità oggi donne, precari e uscita a quota 63
I ritocchi della pensione anticipata Ape social riguarderanno il numero degli anni di contributi necessari per l'uscita delle donne. Nella bozza del Bilancio 2018 è previsto, infatti, uno sconto di 6 mesi per ogni figlio, ma non si potranno superare i due anni di bonus. Pertanto, le donne potranno beneficiare di sconti fino a due anni sui requisiti della pensione anticipata a costo zero, con uscita a 63 anni e 34 anni di contributi per le donne impiegate nelle mansioni pesanti (in presenza di 4 figli) o con 28 anni di contributi per chi è rimasta disoccupata, assistente di disabili in famiglia o disabile con almeno il 74% di invalidità.
Dunque, nel 2018 si prevedono maggiori domande di uscita con la pensione anticipata Ape social e più alte percentuali di accoglimenti delle istanze, dato che nel primo anno di sperimentazione, il 2017, l'Inps ha respinto sette domande su dieci.
Pensioni anticipate volontarie 2017: le novità previste per il 2018 e retroattività
Sulla pensione anticipata Ape volontaria, quella che prevede il pagamento in venti anni del prestito pensionistico per il periodo di anticipo, il decreto attuativo è in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. La maggiore novità nella legge di Bilancio 2018 è il provvedimento di allungamento del periodo di sperimentazione di un anno, dato il ritardo rispetto all'entrata in vigore della misura.
Lo stesso ritardo determinerà, per chi abbia già maturato i requisiti necessari per l'uscita anticipata, la possibilità di poter contare sulla valenza retroattiva (fino al 1° maggio 2017) della misura di pensione anticipata. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, l'operatività dell'Ape volontario dovrebbe slittare ai primi mesi del 2018, dato il forte ritardo nella pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e la chiusura delle convenzioni con assicurazioni e banche per il prestito pensionistico.