Continuano le discussioni sul probabile adeguamento dei requisiti all'aspettativa di vita che a partire dal 2019 determinerà un ulteriore aumento dell'età pensionabile fino ai 67 anni. Si tratta di un aumento di ulteriori 5 mesi rispetto ai requisiti pensionistici attualmente vigenti.

Oggi il voto sulla proposta di Simonetti

Un argomento molto discusso negli ultimi mesi che ha suscitato non poche polemiche da parte delle organizzazioni confederali e da vari partiti politici. Di fondamentale importanza è anche la proposta di legge n. 4600 depositata in Commissione Lavoro alla Camera dal deputato della Lega Nord Roberto Simonetti la cui discussione è prevista per oggi alla Camera dei Deputati.

A renderlo noto è lo stesso Simonetti che in un post pubblicato su Facebook avrebbe confermato una nuova audizione che dovrebbe portare alla votazione della proposta.

"La cosiddetta riforma Fornero ha innalzato repentinamente l'età anagrafica per il pensionamento inasprendo i requisiti di accesso. Le lavoratrici sono state le più colpite dalla manovra Monti-Fornero che ha previsto un innalzamento avvenuto con due scatti nel 2014 e nel 2016", recita la proposta di legge depositata firmata dall'onorevole Simonetti.

Per questo motivo, il deputato della Lega Nord continua ad incalzare il Governo Gentiloni per bloccare l'adeguamento dei requisiti alla speranza di vita. Lo stesso Simonetti ha ricevuto l'appoggio delle parti sociali Cgil, Cisl e Uil e del Partito Democratico.

Oggi, infatti, in Commissione Lavoro alla Camera si svolgerà la votazione della Pdl che potrebbe portare ad una nuova misura volta a congelare l'aumento dell'età pensionabile fino al 2021. Si tratta di un passo fondamentale visto che potrebbe portare il Governo Gentiloni all'inserimento di un nuovo intervento nella nuova Legge di Stabilità che entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2018.

Per Gentiloni le priorità sono gli altri temi previdenziali

Tuttora, però, l'esecutivo non sembrerebbe propenso ad un nuovo provvedimento visto che, dopo la nota di aggiornamento del Def (Documento di Economica e Finanza) sarebbe emerso che le risorse finanziarie disponibili non sarebbero in grado di coprire un ulteriore spesa.

Difatti, l'esecutivo avrebbe dato la precedenza agli altri temi previdenziali rimasti irrisolti dopo l'entrata in vigore della Legge di Stabilità 2017 quali, la pensione di garanzia, il riconoscimento dei lavori di cura e l'estensione dell'Ape Sociale.