Le notizie di oggi 11 ottobre 2017 per quanto riguarda le pensioni anticipate arrivano da Cesare Damiano, presidente della commissione lavoro alla Camera, che ieri è tornato a parlare, chiedendo correttivi per l'APE Sociale e ribadendo la sua posizione sul blocco dell'innalzamento dell'età pensionistica causato dall'aspettativa di vita. Damiano ha spiegato che secondo lui per quanto riguarda l'APE Sociale è necessario "Equiparare i contratti a termine a quelli a tempo indeterminato". Inoltre, in queste ore in molti sulla pagina Facebook "ultime pensioni" ci avete chiesto di evidenziare i passaggi dell'intervista ad Elsa Fornero presenti all'interno del libro "È il futuro, bellezza!

I giovani e la sfida del lavoro" di Benedetta Cosmi riguardanti la sua riforma pensionistica.

Pensione anticipata 2017 e APE, parla Elsa Fornero

Come anticipato, Elsa Fornero è tornata a parlare della sua riforma del 2011, giustificando in qualche modo la manovra: "So che molte persone hanno vissuto molto male la riforma delle pensioni e anche la riforma del lavoro (antesignana del Jobs Act) del nostro governo, e a mia firma. Eppure quelle due riforme hanno una base comune: quella di restituire qualcosa proprio alle generazioni giovani e future. Ho vissuto il mio mandato con questo spirito: interpretare le esigenze del paese e cercare di trovare soluzioni. E nella mia interpretazione l’esigenza primaria del paese è di ridare un futuro".

Ultime notizie Pensioni Donne 2017: le parole della Fornero oggi 11 ottobre

Nella seconda parte dell'intervista, l'ex Ministro Fornero parla anche delle pensioni per le donne, spiegando che: "Sul piano pensionistico, inoltre, la logica era di consentire alle donne il pensionamento anticipato, anche perché così si sarebbero potute occupare dei bambini.

C’è poi tutta la questione del lavoro di cura dei disabili e delle persone anziane con qualche malattia cronica, spesso interamente lasciata alle famiglie, e quindi alle donne. Anche in questo caso, la mancanza di strutture adeguate è riconducibile al solito circolo vizioso: si è preferito puntare sulle donne, private nei fatti di una vera possibilità di scelta e trasformate loro malgrado in una forma di «ammortizzatore sociale».

Si tratta di una concezione poco sociale e poco inclusiva che ha scaricato sulle donne la mancanza dei servizi, mettendole in difficoltà nella carriera lavorativa, con il risultato che il nostro tasso di occupazione femminile è fra i più bassi in Europa, per non parlare delle differenze fra Nord e Sud".