I contribuenti che hanno presentato domanda per la pensione anticipata con la quota 41 dei precoci o per l'anticipo pensionistico Ape social potrebbero andare in pensione in numero nettamente inferiore rispetto alle 66.409 istanze pervenute all'Inps. La scadenza per le Pensioni anticipate del 15 luglio 2017 potrebbe, pertanto, non avere la risposta sperata di pensione anticipata per molti lavoratori. A darne l'allarme sono i sindacati che segnalano la rigidità dell'Inps nell'interpretazione delle norme delle pensioni precoci con quota 41 e dell'Ape social riguardo alle domande di pensione pervenute.

Ma chi si vedrà respinta la domanda potrà attivarsi per poterla presentare di nuovo.

Pensioni anticipate precoci quota 41 e Ape social 2017: ultime su risposte uscita Inps

Con i decreti attuativi dei precoci e dell'Ape social il Governo aveva preventivato l'uscita con le pensioni anticipate 2017 di sessantamila contribuenti, 35 mila dei quali con il nuovo strumento dell'anticipo pensionistico Ape a costo zero e 25 mila con la quota 41 dei precoci. Le graduatorie delle pensioni anticipate 2017 dovranno essere stilate dall'Inps entro il 15 ottobre, ma la pubblicazione dovrebbe slittare alla prossima settimana. In merito, il sindacato Inca della Cgil anticipa che le bocciature delle domande per le pensioni anticipate Ape e quota 41 saranno, in numero, tutt'altro che irrilevanti.

Tra i criteri più contestati per l'accesso alle pensioni precoci e anticipo pensionistico Ape riguarda quello del parametro della disoccupazione che prevede la fine degli ammortizzatori sociali da 3 mesi almeno. Molte domande, scrive Il Sole 24 Ore di oggi, 13 ottobre 2017, potrebbero essere respinte per alcune giornate di contribuzione al termine della disoccupazione.

Molte delle quali, peraltro, pagate con voucher. Si trascurerebbe, nel bocciare le domande di pensione anticipata per Ape e precoci, il carattere della occasionalità dei voucher.

Pensione anticipata 2017 Ape e quota 41 precoci: ultime novità oggi su domanda

In ogni modo, per il sindacato Inca Cgil, le domande bocciate per le pensioni anticipate a 63 anni dell'anticipo pensionistico Ape social e, indipendentemente dall'età, della quota 41 dei precoci sarebbero nell'ordine di alcune migliaia.

Nel caso in cui non dovesse essere accettata la domanda, l'Inps dovrà comunicare ai contribuenti i motivi della bocciatura per fare in modo che gli stessi possano presentare una nuova istanza, chiamata "di riesame" per l'uscita con Ape social o precoci quota 41. Questo strumento è necessario affinché il contribuente possa produrre i documenti mancanti nella domanda presentata entro lo scorso 15 luglio, oppure possa reperirli nell'archivio dell'Inps o negli altri uffici della Pubblica amministrazione. Per l'anticipo pensionistico Ape social è possibile ripresentare domanda entro mercoledì 15 novembre 2017.