Il 13 novembre sarà l'ultimo giorno utile per poter partecipare all'esame di Stato per Avvocati 2017.

Questo esame si compone di due fasi, una scritta e l'altra orale. Vediamole più approfonditamente.

Le prove scritte

La fase scritta, che avrà luogo a metà dicembre, si suddivide a suo volta in tre prove differenti:

  • parere di diritto civile;
  • parere di diritto penale;
  • atto giudiziario.

Il parere è nient'altro che l'esposizione della soluzione giuridica relativa ad un caso concreto: in altre parole, è la descrizione della strada migliore che il cliente dovrebbe perseguire per tutelare il proprio interesse.

Il parere, che ha ad oggetto questioni relative al diritto civile e al diritto penale, risulta essere, dunque, il risultato di una serie di passaggi ben delineati:

  • Trattazione degli istituti giuridici rilevanti nel caso in esame: occorre innanzitutto leggere attentamente la traccia proposta ed individuare gli istituti che possono essere posti alla base.
  • Consultazione dei codici: gli aspiranti avvocati che parteciperanno all'esame del 2017 avranno ancora la possibilità di utilizzare codici commentati.
  • Analisi delle elaborazioni di carattere dottrinale: in relazione all'inserimento di tesi dottrinali, il candidato ha due possibilità. La prima è sceglierne una e proseguire lungo quella determinata linea di pensiero; la seconda è citare più tesi contrastanti ed evidenziare i punti forti dell'una e dell'altra.
  • Orientamenti giurisprudenziali: spesso le principali pronunce relative ad una determinata questione sono citate direttamente nei codici commentati e possono essere un valido aiuto in sede d'esame. In questo caso, in presenza di orientamenti multipli o contrastanti tra loro, il consiglio è quello di soffermarsi soltanto su quelli che risultano essere più strettamente legati alla controversia in esame.

L'atto giudiziario è, invece, qualsiasi atto che inerisca ad un processo civile, penale o amministrativo.

Tendenzialmente è di più facile realizzazione rispetto ad un parere, in quanto è molto più probabile che durante l'anno e mezzo di pratica, il candidato abbia avuto la possibilità di incontrarne uno.

Tra gli atti di diritto civile è possibile distinguere tra: ricorso, atto di citazione, atto di citazione in appello, atto di precetto, pignoramento, sfratto.

Tra quelli di diritto penale, invece, è possibile indicare: la richiesta di archiviazione, l'informazione di garanzia, il decreto di citazione a giudizio, l'avviso di fissazione dell'udienza preliminare e tanti altri.

Gli atti giudiziari di diritto amministrativo più frequenti, infine, consistono in ricorso al TAR e ricorso al Consiglio di Stato.

La prova orale

I candidati che nella fase scritta avranno raggiunto un punteggio di almeno novanta punti, avranno la possibilità di accedere alla fase orale.

L'esame orale verterà su cinque materie preventivamente scelte dal candidato stesso, tra diritto privato, commerciale, civile, lavoro, penale, amministrativo, ecclesiastico, tributario ed internazionale. Tra queste cinque materia dovrà essere necessariamente ricompresa una procedura, a scelta tra civile e penale.

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