Il 9 novembre sarà l'ultimo giorno per inoltrare la domanda di partecipazione all'Esame Notarile 2017: gli aspiranti notai dovranno aver conseguito una laurea in Giurisprudenza e completato la pratica notarile. Le prove d'esame, le cui date verranno rese note a gennaio 2018 attraverso un comunicato sulla GU, sono suddivise in due fasi, una scritta e l'altra orale. Vediamole più nel dettaglio.
La fase scritta
La fase scritta del concorso consta di tre prove differenti: un atto di ultime volontà e due atti fra vivi (una di diritto commerciale e una di diritto civile).
L'atto di ultime volontà (o mortis causa) è un atto che produce effetti giuridici soltanto successivamente alla morte del soggetto. L'esempio più tradizionale è rappresentato dal testamento, cioè l'atto con cui la persona dispone dei propri beni per il tempo in cui avrà cessato di vivere.
Può essere di tre tipi:
- Pubblico: è, appunto, quello redatto dal Notaio stesso, in presenza di due testimoni, e da questi custodito in un Repertorio separato. Rappresenta, ovviamente, la tipologia di testamento più sicura, in quanto è scritta dal Notaio nel pieno rispetto di quanto stabilito dalla legge, e custodito dallo stesso fino alla morte del testatore;
- Olografo: è quello scritto di proprio pugno dal testatore e custodito in casa propria; si tratta del testamento che, in genere, crea maggiori problematiche, soprattutto relativamente all'identità dello scrivente, alla sua capacità di intendere e di volere e alla sua interpretazione;
- Segreto: è quello scritto direttamente dal testatore ma consegnato al Notaio in una busta sigillata per la custodia. Anche in questo caso, è previsto che la consegna avvenga in presenza di due soggetti in qualità di testimoni.
Secondo quanto stabilito dal nostro codice civile, invece, per atto tra vivi bisogna intendere un atto con cui una persona trasmette ad un'altra, con o senza corrispettivo, un diritto di cui risulta essere titolare.
Contrariamente all'atto precedente, è destinato a produrre effetti durante la vita dei soggetti che lo pongono in essere.
La fase orale
Successivamente alla fase scritta, il candidato che abbia ottenuto una votazione di almeno trentacinque punti per ciascuna prova, sarà ammesso a partecipare alla prova orale.
Tale fase prevede a suo volta tre prove, relativamente a determinati gruppi di materie:
- diritto commerciale, diritto civile e volontaria giurisdizione;
- disposizioni sull'ordinamento notarile;
- disposizioni relative ai tributi sugli affari.
La Commissione giudicatrice
La commissione che valuterà i candidati risulterà così composta:
- Presidente: Magistrato di Cassazione;
- Vicepresidente: Magistrato idoneo alla nomina in Cassazione;
- Sette Magistrati;
- Sei professori universitari;
- Nove notai con almeno dieci anni di anzianità di servizio.
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