A stretto giro di posta dal tweet con cui il presidente dell'INPS, Tito Boeri, ha dichiarato, lo scorso 7 novembre, di aver firmato il provvedimento di indizione del concorso per funzionari, l'Istituto previdenziale ha reso noto il relativo bando, che sarà pubblicato entro questo mese sulla Gazzetta Ufficiale; dalla data di pubblicazione decorreranno i trentuno giorni per presentare la domanda di partecipazione.

Fino a 1.000 i posti disponibili

Saranno 365 i posti messi a bando per il nuovo profilo di "analista di processo - consulente professionale", corrispondente, a livello di inquadramento retributivo e giuridico, a funzionario di area C, profilo economico C1; l'INPS aggiunge però che questo è solo il primo tassello per un reclutamento che metterà a disposizione fino a oltre mille posti, non appena si concluderanno le procedure di ampliamento al momento in itinere presso i Ministeri competenti.

Non è ancora chiaro se l'ampliamento riguarderà l'assunzione di idonei dalla graduatoria di questo bando, o, come è più probabile, l'indizione di ulteriori concorsi per altri profili professionali.

I requisiti di partecipazione

Essendo un concorso per funzionari, è richiesta innanzitutto una laurea (magistrale, o specialistica, o "vecchio ordinamento", a secondo della disciplina vigente all'epoca del conseguimento del titolo) in una delle seguenti materie: ingegneria gestionale, giurisprudenza, scienze economico-aziendali, scienze dell’amministrazione, scienze dell’economia, teoria e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica; abbastanza sorprendentemente non è contemplata la laurea in scienze politiche, solitamente ritenuta equivalente, in ambito concorsuale, a quelle in giurisprudenza e in economia.

Un requisito altrettanto infrequente, che certo contribuirà ad escludere una larga fetta dei potenziali interessati al concorso, generando inevitabili polemiche e probabili ricorsi, è quello relativo al possesso della certificazione di livello B2 di conoscenza della lingua inglese, in corso di validità, secondo il Quadro Comune Europeo di Riferimento (QCER); si tratta tra l'altro di una certificazione rilasciata da oltre una dozzina di diversi enti, ognuno dei quali adotta una nomenclatura differente, che ha un'equivalenza al B2 del QCER secondo diverse tabelle di corrispondenza: risulta quindi non semplicissimo verificare se l'eventuale titolo di conoscenza della lingua che si possiede sia idoneo alla partecipazione o meno.

E' facile prevedere che l'ufficio concorsi dell'INPS sarà sommerso di richieste di chiarimenti proprio in relazione a quest'ultimo requisito, data l'eterogeneità delle denominazioni usate dalle scuole di lingue nel rilasciare certificazioni di conoscenza dell'inglese.