Il prossimo 12 dicembre avranno inizio le prove scritte dell'Esame di abilitazione alla professione forense per l'anno 2017. L'esame è strutturato in tre giorni: il 12 dicembre sarà dedicato alla stesura del parere del diritto civile, il 13 alla redazione del parere di diritto penale, il 14 alla composizione di un atto giudiziario. Il superamento delle prove scritte permetterà all'aspirante avvocato di partecipare all'esame orale, durante il quale il candidato sarà interrogato su cinque materie da lui precedentemente selezionate.
Ultimi consigli per la preparazione
Come già anticipato, il 12 e 13 dicembre saranno due giornate durante le quali il candidato dovrà confrontarsi con la redazione di due pareri, l'uno avente ad oggetto materie di diritto civile, l'altro vertente su materie rientranti nell'ambito del diritto penale.
Per parere si intende una presa di posizione dell'aspirante avvocato rispetto alla situazione individuata nella traccia: il candidato deve esporre quella che ritiene essere la strada migliore per l'interesse del suo cliente, motivando le sue tesi citando esempi di dottrina e di giurisprudenza. Non è necessario che tali esempi rientrino nella dottrina o nella giurisprudenza dominante, ciò che conta è che l'esaminato sia in grado di sostenere la propria convinzione con credibilità e sicurezza.
Un elemento di cui il candidato dovrà tener conto è il tempo: le sette ore a disposizione devono essere saggiamente gestite. Innanzitutto, è consigliabile che il candidato dedichi un tempo sufficiente alla scelta della traccia; una volta scelta, è consigliabile che l'aspirante avvocato elabori una sorta di schema di lavoro: individui l'istituto giuridico alla base della traccia, ricerchi i riferimenti giuridici e dottrinali più utili al suo caso, inserisca la giurisprudenza a sostegno della sua tesi ed, infine, concluda il parere inserendo la soluzione che considera più opportuna.
E' importante che il parere sia equilibrato: occorre che il candidato non si soffermi eccessivamente nè sulla fase introduttiva, nè sulle conclusioni, in quanto la parte principale è racchiusa proprio nel centro del parere, il quale, per questo motivo, dovrà essere adeguatamente sviluppato. La redazione dell'atto giudiziario, invece, avrà luogo il 14 dicembre.
Questa prova è considerata relativamente più facile in quanto consiste nella redazione di un atto processuale civile, penale o amministrativo con cui, si presume, il candidato si sia più volte confrontato durante i diciotto mesi di pratica.
Anche in questo caso, si consiglia di soffermarsi attentamente sulla scelta del tipo di atto prima di procedere alla redazione, in modo da comprendere quale di essi si avvicina di più alle competenze del candidato. In entrambe le prove, è consigliabile, inoltre, redigere brutte copie presentabili o quantomeno dignitose, in modo tale da poterle consegnare qualora non dovesse esserci più tempo sufficiente per ricopiare gli elaborati su un nuovo foglio.