A dicembre di ogni anno i pensionati italiani ricevono la mensilità aggiuntiva, la tredicesima. Alcuni neo sessantaquattrenni inoltre sempre a dicembre prendono il rateo maturato di quattordicesima che non hanno percepito a luglio perché non aveva ancora l’età giusta per percepirla. Da quando l’Inps non manda più al domicilio del pensionato la busta paga, cioè il modello ObisM (che adesso è scaricabile solo on line con Pin e credenziali di accesso o tramite patronato) il pensionato è all’oscuro o quasi di qualsiasi voce che compone la pensione che percepisce mensilmente.

A dicembre si percepisce di più dando per scontato che sia la tredicesima ad aver portato quella pensione implementata percepita a dicembre. Oltre a tredicesima e come dicevamo, quattordicesima, molti pensionati che rientrano in determinate fasce reddituali hanno diritto ad un importo aggiuntivo ulteriore, che deriva dalla manovra finanziaria del 2001 ma che pochi conoscono. Non si tratta di una cifra irrisoria perché a questi pensionati potrebbero toccare oltre 150 euro in più. Ecco di cosa si tratta e che tipologia di pensionati avrebbe diritto a quest’altra prestazione aggiuntiva sulla propria pensione.

Redditi diversi per singoli o coniugati

Come riporta il sito lavoroediritti.com, l’importo aggiuntivo è precisamente di € 154,94 e viene erogato a dicembre.

Questo perché trattasi di un importo aggiuntivo alla tredicesima, il cui pagamento è previsto come consuetudine nell’ultimo mese di ogni anno. Può essere percepito da tutti i titolari di uno o anche più trattamenti pensionistici erogati dall’AGO e da altre casse previdenziali dell’Assicurazione Generale Obbligatoria. L’incentivo all’esodo Fornero, la pensione di invalidità, l’assegno sociale ma anche la nuova Ape sociale non danno diritto a questa specie di bonus.

Il limite di reddito utile a poter percepire questa somma aggiuntiva non deve superare i 9.700 euro all’anno per i soggetti singoli ed i 19.500 per i coniugati.

Altre informazioni utili

Parliamo di rediti complessivi e non di trattamenti esclusivamente pensionistici. Il reddito complessivo assoggettabile all’Imposta sul Redito delle Persone Fisiche (Irpef), quello che comunemente viene fuori dalle dichiarazioni dei redditi con il modello 730 o con il modello Redditi PF.

Per quanti non sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi, il diritto a questo speciale trattamento aggiuntivo può essere valutato dall’Inps tramite il modello Red che i pensionati esenti da dichiarazione dei redditi sono tenuti a presentare all’Inps ogni anno. Per il Red va ricordato che la scadenza del modello per il 2017 è stabilita entro il mese di febbraio 2018. Con questo modello, quanti hanno diritto a questa prestazione possono recuperarla anche nel caso in cui a dicembre non l’avessero ricevuta. Per il calcolo delle soglie reddituali utili alla tredicesima aggiuntiva vanno defalcati gli oneri per i contributi previdenziali ed assistenziali, gli eventuali trattamenti di fine rapporto percepiti, arretrati e qualsiasi altra voce soggetta a tassazione diversa da quella assoggettabile ad Irpef.